venerdì 26 marzo 2010

Incursioni

C'è questo coniglietto di cioccolata della Lindt che mi guarda dalla mensola sopra la scrivania.  È subdolo. Psicologicamente mi sta devastando, mi piega e mi fa sentire umiliato. Sono sconfitto, ma non cederò.

No, non lo mangerò prima di Pasqua, l'ho promesso a mia sorella. Ecco ora l'ho girato dall'altra parte, vedo la stagnola dorata che ricopre le orecchie...lunghe, spesse...devono essere buonissime. Non vedo l'ora di azzannargli la testa e gustarlo ghignando mentre sento la saliva mischiarsi al suo sapore. Un effimero momento di piacere non la vincerà su una promessa. Certo, potrei sempre finirlo in due bocconi, forse tre, per non essere proprio ingordi e ricomprarlo, domani, chissà dove...e se non lo trovo uguale?

Maledetta gola, non la vincerai...

Eccolo, è ancora lì...non ce la faccio, devo chiudere, devo staccare...ora mi dà pure le spalle, infame.









Poi quel fiocchetto rosso mi sta troppo sulle palle!

10 commenti:

  1. eheheh...
    scommetto che, mentre sto scrivendo, quel coniglietto è già morto.
    pasqua assassina, me la pagherai!

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  2. E' l'occhietto satanico del coniglio Lindt che è un'istigazione a delinquere.

    Cordialità

    Attila

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  3. dai per consolarti, prova a dirti che mangiando sta roba hai creato richezza per una multinazionale

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  4. Il problema è che la ricchezza è stata creata al momento dell'acquisto (e del regalo) e quindi il mangiarlo o meno non influisce più!

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  5. simbolicamente lo potevi lasciare marcire ?

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  6. ma poi mia sorella si offende! Non è carino dai! Potrei sacrificarlo pubblicamente come nemico del popolo e simbolo di consumismo. Sì, farò così, lo mangerò davanti a tutti e dopo dirò che non mi è piaciuto. Mentendo spudoratamente per la causa.

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  7. si dai è già un primo passo verso la ribellione food consumista... (da quando sono conoscitrice di cioccolata, la Lindt è circa all'altezza di una heineken tiepida in confronto ad una birra belga fermentata in bottiglia)...

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