venerdì 23 novembre 2012

Vita Borghese

Oggi ho dato una sbirciatina alla vita delle persone che frequentano Villa Borghese. Un normalissimo pomeriggio feriale, non domenicale, nè troppo assolato, anzi. Ho passeggiato e fatto il guardone; che non me ne voglia nessuno. Soprattutto per il fatto che io abbia passeggiato ;)

Ho rubato attimi del vostro tempo libero


(Come al solito, cliccate sulla prima e poi scorrete, enjoy)



In Bilico











A piedi nudi nel parco

Primo appuntamento


























martedì 20 novembre 2012

E poi c'è Nino Manfredi

E mica è come gli altri della sua generazione, lui. No, Nino è diverso, non recita. 
C'è tutta una discussione aperta su chi sia effettivamente l'interprete perfetto. Parlo in generale. Un bravo attore è colui che è capace di interpretare qualsiasi parte, anche la più controversa e ambigua, nel migliore dei modi - o comunque in quello più veritiero possibile - oppure è colui che, pur rimanendo sempre inesorabilmente se stesso, riesce a fare tutto?  
C'è chi inneggia al famoso metodo Stanislavskji, ossia l'immedesimazione totale con il personaggio..."Ora so' imbianchino inside, aò". C'è chi mantiene la sua personalità e la rapporta alla parte. Recita con naturalezza non perché è totalmente avvolto dal personaggio, ma perché gli viene spontaneo. Perché È il personaggio (alt+shift+e: smettetela di apostrofarla quando è verbo; il po', quello sì!).

E se m'è capitato ogni tanto di vedere Marzullo, qualcosa mi sarà rimasto impresso. Gigi, non hai detto una cazzata quando ti chiedevi se erano i film che si ispiravano alla vita o viceversa. L'hai detta con la tua aria interrogativa da tipo strambo, guardando nel vuoto come al solito, ma c'hai preso. Bravo! 

L'attore che interpreta rende la vita degli altri una fiction, ne influenza il flusso creativo naturale, la contamina, perché poi la signora che vuole fare la casalinga sexy così come l'ha visto in tv, mi cade sull'aplomb. E al marito non gli tira. Non può arraparsi, anche perché il marito si abbuffa di filmetti in cui le donne accolgono gli idraulici a casa e chiedono loro se li disturba il fatto che, mentre sono intenti a sturare il lavandino intasato, lei continui a cospargersi di olio sulle gambe e sul seno mezzo nudo. In cucina. Toh, c'è una zucchina fuori dal frigo! Morale, signore guardate i pornazzi, non Desperate housewives. No ALT. Così facendo le aspettative di prestazione di coppia cadranno inesorabilmente in picchiata. Guardate ancora un po' di Sex and the city, la società non è pronta a fare certi passi da gigante. E smettetela di fare quelle boccucce storte, quelle mossette da gatta. Da gatta poi, bah...Un po' di dignità, di personalità, perdinci!   

Perché poi, chi te l'ha detto a te, umile spettatore, che il condottiero parla così, si muove così, picchia così la sua donna? È solo parte del tuo immaginario che è assimilabile a quello collettivo, influenzato da una fitta rete di informazioni condizionanti. Ti frega che l'hanno sempre interpretato così. L'hanno deciso tempo fa e mo t'attacchi. Anche i resoconti storici in cui, chessò, Garibaldi sfida con un pugnettone di amici l'esercito più ricco e potente d'Europa e «le pallottole soffiavano a pochi centimetri da lui, che avanzava impavido senza che nemmeno lo sfiorassero», è una ricostruzione romanzata di una corruzione sfacciata. Evidentemente lo mancavano apposta. Ok!? Ecco, l'eroe non esiste così come lo immaginiamo, quindi dove minchia vai a immedesimarti?!

E invece, evviva i film che parlano di cose normali, in cui l'attore bravo che interpreta un signore che dirige un ufficio, è veramente stronzo come lo è il tuo capo, non in modo fico come in quella serie americana!

Allora mi potrete dire: «See, va bè, e i filmi di fantascienza!?» 

Eh, sono film di fantascienza.

Gigi, pure tu, sei davvero così o t'ispiri a qualche filmetto che hai visto e t'ha condizionato quando avevi ancora i capelli corti e i calzoncini al ginocchio!? No, tu sei così.


(Se conoscete Nino Manfredi, bene, altrimenti conoscetelo, che aspettate? Su YouTube ci sono tantissimi film completi. Su YouPorn ce ne sono altri, senza Nino, ma questo lo sapete già benissimo, non esagerate col proporli alle vostre mogli.)

martedì 13 novembre 2012

Sono vecchio per iniziare a suonare il piano?

Pensavo di lasciarla lì, nell'aere. E invece mi rispondo.

No

E così l'ho fatto, prendo lezioni di piano da un rigidissimo maestro che vive negli appartamenti dentro al duomo. Una cosa mezza mistica perché ogni volta che mi inerpico (sono alla quarta lezione doo-oo-o-o) per le strette vie, le anguste scale, dal portone laterale della chiesa, sento gruppi di coristi inneggiare al cielo versi di passione indiscussa, catecumeni impunibili che scappano e si rincorrono e timide coppiette che si nascondono dall'occhio vigile (non molto in effetti) dei preti ancora in gonnella. I preti in gonnella sono cosa rara. Non diffido di loro, ancora si salvano. Sono come i frati. Super partes, sotto tutto. 
Io ho un amico frate, è un cappuccino: coltissimo, sagace, dai lunghissimi e meravigliosi tempi morti e con lo sguardo perso in cielo. Guarda sempre in su o ti fissa, aspetta, e con la barba fitta ricorda certi ritratti del Lotto. Una di quelle persone che ti fa pensare che, bah, quasi quasi qualcosa in effetti sembra esserci, qualcuno gli parlerà, non può essere altrimenti. Padre Giuseppe cammina - non mette il saio e i sandali per farlo, non quando va in montagna - cammina tanto seriamente che la prima volta che sono andato in montagna pensavo mettesse i sandali e il saio e mi portasse a fare due passi. Invece era appena tornato dal monte Bianco e aveva tutto in gore-tex, pure le mutande. Fu estenuante, ero impreparatissimo, ma parlammo di arte germanica del '500. Parlò solo lui. Poi mi portò a visitare il museo dei cappuccini di Camerino e c'erano dei manufatti incredibili e un Raffaello mozzafiato. Nelle Marche ti affacci dai monti e vedi una chiesa abbandonata. È lì, solitaria in mezzo ai Sibillini ed è dell'anno Mille. Non so se mi spiego.

Io ho messo delle foto di quando siamo andati in montagna...le ho messe in questo post tempo fa, quando aggiornavo questo blog, quando avevo voglia di confidarmi con voi. Non so perché abbia smesso; in realtà guardo a voi come se aspettassi una risposta e aspetto come una chiesa romanica dimenticata dalla gente che invece preferisce andare a vedere SkyFall con il finto James Bond. Quello finto che piace alla gente moderna. Ecco, il nocciolo della questione è che la gente moderna merita Daniel Craig e gli va bene così. Ha dimenticato i cori, le passeggiate, le lezioni di piano che ce la metto tutta, ma forse, in effetti, mi sa che sono un po' grandicello.