giovedì 18 novembre 2010

Foto racconto del mercato "Tsukiji shijō" di Tokyo


Svegliarsi alle 3.30 del mattino può essere un sacrificio, ma farlo per andare a vedere il mercato del pesce più grande del mondo è un’esperienza unica. Il primo impatto con Tsukiji shijō a Tokyo è molto forte, come l’odore e il freddo di febbraio del resto. Tutto è bagnato, umido, ad iniziare dalle scarpe – le Clark’s sono state decisamente una scelta sbagliata – ed è avvolto da una membrana unta che all’inizio, come l’ovatta, attutisce i rumori e le luci al neon che vengono assorbite da quelle pareti che un tempo erano lucide e pulite. 



Uno, due, tre un’infinità di blocchi; per trovare la famosa asta dei tonni giganti ci si accorge presto, purtroppo, che basta seguire il flusso dei Gaijin, i visitatori non giapponesi, ossia: i turisti. Il Giappone è il maggior consumatore al mondo di carne di tonno rosso, quello del Mediterraneo, ed è anche il principale responsabile della condizione precaria in cui tutta la specie verte da qualche anno. La massiva caccia al nobilissimo e – purtroppo per lui – saporitissimo animale è additata dalle associazioni ambientaliste come genocidio di massa incontrollato in cui esportatori europei lucrano sui pericolosi vizi dei nipponici, troppo attaccati al loro amato sushi, a danno dell’ecosistema del Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico. Nel 2008 sono stati consumati dai nipponici 410mila tonnellate di tonno. Una volta rintracciata l’area delle vendite all’asta, siamo riusciti ad assistere, non senza difficoltà, anche a quelle compravendite che normalmente sono vietate al pubblico. Migliaia di “cadaveri” stesi per terra, decapitati, senza coda, per riconoscere la carne, e con un cartellino che identifica provenienza, qualità, numero di lotto e prezzo di partenza. Le offerte sono gestite da un battitore urlante, ma pacato. 


















Dal momento dell’acquisto è possibile seguire tutto il percorso che l’animale farà all’interno del mercato per arrivare poi nei ristoranti di tutto il Paese. All’esterno degli hangar delle aste – c’è quella del tonno fresco, di quello surgelato e del pesce spada – è tutto uno sfrecciare di mezzi a tre ruote in cui i guidatori stanno in piedi e dietro, su un ripiano di metallo, sono adagiati i prodotti acquistati. Occorre stare molto attenti a questi carri a motore e non intralciare il lavoro degli addetti anche perché possono essere decisamente pericolosi.




 















Il pesce arriva sulle bancarelle a tranci - i più pregiati sono quelli della parte ventrale, più grassa e di colore più chiaro - e lì si dà il via alla pulizia e alla sfilettatura con gli Oroshi hocho, coltelli di un metro e mezzo, simili a spade Katana, impiegati da sempre esclusivamente per questo scopo. Superata la zona centrale delle 1.600 bancarelle si accede ad una vasta area in cui si alternano negozi di utensili e ristoranti che aprono intorno alle 6 del mattino. 



 




















Per quanto si possa essere contrari allo sterminio indisciplinato del tonno rosso, non si può non fare colazione in uno dei sushi bar del mercato, dove a detta di tutti - ma anche nostra – facendo una lunga fila è possibile mangiare il sushi e sashimi più buono e fresco del mondo. Oltre al tonno infatti, ci sono migliaia di altre specie di pesce freschissimo che abilissimi cuochi, in attività all’interno di Tsukiji shijō da generazioni, cucinano abilmente e a prezzi contenuti.



 

22 commenti:

  1. Sono esterefatto. Avrei anche potuto pagarti per avere in esclusiva questo foto-racconto sul mio blog, ricordatelo la prossima volta che scrivi cose che hanno a che fare con il giappone!

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  2. ho scritto altre cose sul giappone, sotto l'etichetta giapponendo. Sono contento ti sia piaciuto...ho altra roba interessante se vuoi, cose tipo templi e monasteri...oppure delle foto di una mostra d'arte contemporanea a Tokyo che volevo pubblicare...ma tu ti fai intervistare da Sciuscia, hai perso un po' credibilità...;)))

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  3. La credibilità è un concetto sovrastimato :)
    Se hai qualche nerdata da cedermi non esitare, intanto ho eletto questo fotoracconto a "post consigliato della settimana" mica cazzi!

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  4. Bellissimo post, quando sono stato a Tokyo anche io sono andato a Tsukiji, pero' ci siamo svegliati alle 8 e col cappero che abbiamo visto le aste (per noi ci siamo comunque svegliati presto). Ad ogni modo ci siamo fermati la' a mangiare sushi: superlativo, il migliore che abbia mai mangiato anche se un mio amico rivisto poi in Italia e che il Giappone se l'e' girato un bel po' mi ha detto che nell'Hokkaido si puo' trovare sushi anche migliore.

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  5. A volte anche noi quando vogliamo mangiare del "salmonecomediocomanda", ci prendiamo un paio di giorni di ferie e saliamo alle Isole Lofoten. Pesce freschissimo e aria frizzantella. Ma andare fino a Tokio per mangiarsi un tramezzino tonno e uova sode ci pare eccessivo. Anche perchè dovremmo tornare indietro per ordinare una Tassoni.
    :-)

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  6. Non per fare il moralista del cazzo, ma la frase "Per quanto si possa essere contrari allo sterminio indisciplinato del tonno rosso, non si può non fare colazione in uno dei sushi bar del mercato" mi sembra una stronzata.
    Volevo firmarmi anisakis, ma mi pareva troppo esagerato :))

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  7. @Emix: intanto grazie mille per la segnalazione su Drink! E poi forse forse qualche nerdata ce l'ho, devo vedere in mezzo a tutta la roba, ti tengo aggiornato!

    @Cianuro: grazie! Hai perso un'esperienza incredibile a non vedere l'asta, peccato! Nel'Hokkaido purtroppo non ci siamo andati,faceva troppo freddo (pare) abbiamo fatto Kyoto e Nikko oltre a Tokyo...

    @Erotici Eretici: sono stao alle Lofoten qualche anno fa in un bellissimo giro della Norvegia con la macchina. Bè per un tramezzo volare 11 ore non è il massimo, ma per un buon the...;)) Certo che la cedrata non si batte!

    @Josef K. mentre lo scrivevo in effetti c'ho pensato anche io che era un po' una contraddizione, ma poi ho parlato di sterminio "indisciplinato" e di cuochi che cucinano altre migliaia di pesci e quindi credo di aver ovviato il problema - che effettivamente ci eravamo posti anche lì sul momento di mangiare -
    L'anisakis è quel verme che si sviluppa nel pesce crudo, no? Mi piace, è un po' come il cugino messicano nel Mezcal ;))

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  8. Non voglio entrare in polemica o rompere i coglioni, ma vorrei solo capire meglio: siccome hai "denunciato" un fatto allora hai un bonus e puoi usarlo per entrare a far parte per una volta di quel mondo che hai denunciato? Non ti sto giudicando, era solo per sapere.

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  9. a me sembra un déjà vu ... ma sarà perché faccio spesso le pattumiere del mercato di tokyo insieme ai gatti randaggi... a me piacciono gli scarti !

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  10. non voglio denunciare niente con troppo fervore, ma semplicemente far prendere atto di certe situazioni - peraltro note ai più ormai - e godere di un ottimo sushi cercando di non abbuffarmi di tonno rosso per una questione personale. Ti sembra veramente così assurdo e incomprensibile?!? :)

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  11. @Diz: atterasti senza problemi?!? Meno male! Qui si parla di scarti GIGANTI!

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  12. ho avuto la conferma che i baristi di alitalia sono dei cessi... manco un calice di prosecco mi hanno offerto, e non guidavo io !

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  13. Vabbe', è più o meno come il mercato del pesce che ho qua sotto l'ufficio.

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  14. @Diz: sono dei pulciari!!!

    @Sciuscia: in umbria?! (umbria, no??)

    @Patè: grazie assai!

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  15. il foto racconto è impressionante ed affascinante proprio perchè rivela i contrasti dei sentimenti che suscita e le contraddizioni dei comportamenti che narra senza ipocrisia o retorica!

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  16. @anonimo: :)) se ripassi di qui ti offro un caffè!!!

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  17. niente caffè solo sushi e tonno rosso::))

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  18. Eccoci! Per adesso il mio romanzo si può comprare solo come eBook, ma poi, condizionalmente alle vendite in formato elettronico, sarà anche stampato (ma costerà di più)!

    Lo puoi acquistare da qua, un abbraccio!

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  19. per evitare i parassiti il pesce crudo va congelato prima

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  20. nodo, ci sono delle larve che resistono al congelamento...

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