lunedì 26 aprile 2010

Questa mattina sono riuscito a sedermi sul 60 Express

...non succedeva dalla primavera del 2007: era una domenica, c'era il derby Roma-Lazio, gli internazionali di tennis, tre manifestazioni, dei terroristi avevano minacciato un attentato con armi batteriologiche su mezzi pubblici nel tratto nomentano-salario.  Insomma, una serie di eventi  favorevoli. Ma questa volta no, era un giorno normale. Dopo15 secondi, 13 per la precisione, ovviamente è arrivata la mia fermata. non volevo più scendere: la prego, si fermi qualche minuto qui; dai, rimanga con le porte aperte - anche perché fa un caldo bestiale, lei non ha caldo? certo che ha caldo, sembra abbia messo una canottierina appena uscita dalla lavatrice, signora..nel senso che è zuppa, non pulita - Dai, si fermi un attimo qua, chessò, fumiamo tutti una sigarettina insieme. Lei che guarda? Non è mai riuscito a sedersi? E quella? La porta da casa come nei cinema estivi degli anni '70? Lungimirante, e poi che fa? La lega alla pensilina, capisco. Quale pensilina, le hanno tolte praticamente tutte! Ah, si ferma al Colosseo e ha la sedia in comproprietà con un gladiatore e un venditore di foulard ruvidi come plastica riciclata...
Lei invece, signora, per esempio, come sta? Ah, vorrebbe sedersi al posto mio? Sì, lo vedo che ha 70 anni, è inspiegabilmente incinta - trigemini?! - zoppica e si sposta grazie ad un cane guida. Guardi che il suo cane non può mica starci qui! ok, ok, esco... 


Tanto era scomodo quel seggiolino. Bah!!





L'unica vera stronzata di questo video - geniale - è il fatto che la tangenziale non la trovi così vuota nemmeno se ci stanno i lavori, è un lunedì di pasquetta capitato il 23 aprile e in concomitanza c'è il ponte del 25 aprile che cade di mercoledì e prima era morto Berlusconi e quindi c'era stato lutto nazionale. No, questa è un'altra cazzata; doppia direi. Morire il giorno di Pasqua per lui sarebbe meglio che diventare presidente della Repubblica e poi non sarebbe stato assolutamente lutto nazionale. No proprio no.

domenica 25 aprile 2010

25 aprile, che liberazione!

È strano ammettere quanto l'aver finalmente chiacchierato con una persona che consideravi schiva, troppo timida e quindi, di conseguenza poco interessante, così, per partito preso, per uno stupido pregiudizio, abbia smantellato quell'effimero castello di carta con un solo soffio di una di quelle sigarette fumate mentre si parlava a ruota libera. E senza troppo alcol. E anche senza sigarette proprie, ahimè, ma solo scroccate in giro. È piacevole, dicevo, oltremodo piacevole, riscoprire tutto ciò, ma anche triste in modo retroattivo, per un certo senso. 

Mi è capitato ieri sera, ma questo l'avevate già capito perché voi sapete sempre tutto, no? Come siete spocchiosi alle volte, vi viene naturale o vi sforzate?

Vabbè, dicevo. Mi è capitato ieri sera mi ci sono svegliato col pensiero, con questa idea e con la paura di aver lasciato per l'ennesima volta la radio accesa in macchina ...e anche le luci...e che cazzo! E senza troppo alcol.

E ora scrivo questo perché so che leggerà Asserzione Empatica e ieri non ho avuto tempo di dirle che mi aveva fatto piacere parlare finalmente in modo schietto, trascinante, al di là di ogni aspettativa...e senza alcol.

Bè alla fine un po' d'alcol c'era, ma questo ve lo immaginavate già, signorini so tutto io!

Sarà che oggi è la festa della Liberazione, ed è stato proprio liberatorio...

venerdì 23 aprile 2010

Le verità nascoste

Ciao, sono il ghost writer di Ubi Minor, 

approfitto dell'occasione rubata per dire due o tre cose:

Intanto prima era lui il mio ghost writer, ma poi mentre facevamo un vaso d'argilla a casa della sua ragazza, abbiamo deciso che lui si sarebbe firmato e io avrei scritto i post. Vi starete chiedendo come mai la sua ragazza avesse un macchinario per lavorare l'argilla e noi tre adorassimo sporcare la moquette con schizzi ovunque. Bene, me lo chiedo anche io. Lei probabilmente no.

Ma andiamo avanti.

Da quando grazie ad una democratica elezione in cui il suo voto valeva tre, il mio uno e quello della sua ragazza non valeva, io mi faccio tutto il culo e lui si gode la celebrità, che, seppur effimera, lo ringalluzzisce di giorno in giorno. È diventato antipaticissimo, spocchioso e non è nemmeno più capace di giocare a Risiko purchè ogni suo turno non venga commentato da almeno un paio di afecionados. "Geniale attaccare il Kamchatka, bravissimo!"
"Oh, hai deciso di spostare le tue armate tutte in Perù? Non capiamo bene il perché, ma sei così criptico che ci piace lo stesso". Insomma, insopportabile. Anche perché per alleviare le mie pene di ghost writer sempre adombrato, per accontentarmi e mettermi in luce, ha deciso che io "potrò" giocare sempre con l'obiettivo scoperto. Un affare insomma, me ne darete atto anche voi.

Io non so bene dove voglio arrivare con questa mia, ma vorrei mettervi in guardia perché il ragazzo è impazzito, ha manie di grandezza e non sopporta che qualc...

oddio, che fai? No, non puoi farmi mangiare i carrarmatini per l'ennesima volta...nooo, lo sai che non mi piacciono...jdoalttdgbysbnncka

Mmmh, sì, scusate, l'ho sedato. Non è vero che ho un ghost writer, scrivo tutto di mio pugno. Questo lo sapete no?  

Ora devo andare, ho mischiato tutte le armate e devo vedere quanto tempo impiega a dividerle per colore, ha 2 minuti di tempo altrimenti gli faccio vedere in loop lo scontro Fini-Berlusconi su Skytg24. Quello che si blocca ogni volta con un primo piano stretto sulle spalle di una delle comparse mentre si alza per vedere se finalmente si menano oppure no. Ogni volta.

lunedì 19 aprile 2010

Gli piace lo zap

Io ho un cane, un pastore tedesco che odia i crauti perché è cresciuto in Calabria, ma gli piacciono le turiste che vanno in Romagna l'estate. Sulle quali il suo fascino fa sempre un certo effetto, bisogna ammetterlo. Al mio cane piace guardare la tv, giuro, si mette là e se la spizza mentre noi sonnecchiamo. Gli lasciamo il telecomando e fa il suo bello zapping. Lo fa da sempre, infatti appena ha fatto un anno gli abbiamo regalato MySky. Adora inspiegabilmente Studio aperto, forse perché è sempre pieno di gnocca e lui è giovane e rampante e poi sa che mi fa piacere, ne parliamo spesso.  Della gnocca. Studio aperto lo guarda di nascosto, perché sa che ci irrita; quando riapriamo gli occhi lui subito tac, mette su Rai3 e mi guarda cercando approvazione, allora io gli faccio una carezza e gli dico bravo, mi riaddormo e di nuovo giù di Studio aperto, canale5...insomma, pensa di prendermi per il culo ma io lo so che lui è fatto così, è ammaliato dai colori accesi e accecanti delle reti mediaset. Però c'è da dire che gli piacciono anche quei programmacci che dovrebbero essere fuori legge. Mi riferisco alle orrende imitazioni che la Rai prova a rifilarci il pomeriggio. Ma dico io, come puoi voler imitare l'orrido e farlo anche peggio? Oggi ero sulla mia bella poltrona e vengo svegliato dai suoi latrati. Piangeva, abbaiava, non ce la faceva più. Era finito su Festa Italiana e c'era questo video proporzionalmente allucinante alla sua durata, anzi esponenzialmente allucinante e insignificante.


Bè, vuole un pony anche lui, ora mi tocca prenderglielo, maledetta Caterina Balivo...e pensare che all'inizio eri bonissima, Olivo parlava solo di te a pranzo. 

Io allora gli ho detto: "Senti Olivo, se vuoi un pony anche tu, vai all'Eredità, tanto sai bene che puoi farcela, anzi no, vai da Gerry Scotti, ma se non arrivi almeno al traguardo dei 15mila non ti presentare più a casa". Non riesce a prendere la linea. cazzi suoi.

venerdì 16 aprile 2010

Rifletto, rifletti

Ogni tanto mi piace fermarmi e riflettere. In realtà ho proprio bisogno di riflettere, non so, sulla riva di un fiume, sul ciglio di un marciapiapiede, quando è appena finito di piovere; mi piace riflettere mentre la tv è spenta e io continuo a guardarla, senza bisogno di vederla.

Mi rendo conto che potenzialmente ognuno di noi è riflessivo. Anche tu, ragazza che vivi per lo shopping, anche tu rifletti; rifletti, rifletti anche troppo in quei camerini impersonali.

A te, guerrafondaio del quartierino, a te che piace lucidare la tua arma e di solito non pensi, quando hai finito di lucidarla, bè, puoi riflettere su quello che hai fatto. Ti ci rispecchi veramente?

È facile riflettere, pensateci, su. Voi che siete più narcisi di me, sapete bene che per riflettere non è necessario avere per forza uno specchio, basta una qualsiasi superficie riflettente, come l'acqua di una pozzanghera per esempio, fate come faccio io.

I leghisti invece non riflettono, anzi di base rifletterebbero pure, ma evidentemente evitano di guardarsi allo specchio, altrimenti la loro xenofobia sarebbe riversata tutta su se stessi, avrebbero qualcun altro da odiare. Bravi, continuate a non riflettere, vi conviene...

Anche voi che dite di essere a Sua Immagine - nel vero senso della parola - siete troppo presi da voi stessi per riflettere un attimo, osservarvi con occhi diversi e accorgervi di quello che ogni tanto affermate...a guardarvi bene, non lo direste più.

Gente su, riflettete e piacetevi mentre lo fate.



 Se non capite il senso nemmeno con questo aiutino è meglio che spegniate lo schermo e vi fermiate a riflettere un secondo, a riflettere su una superficie nera, perdendovi nei meandri del vostro vuoto. Ho esagerato, scusate. Non è vero, non mi scuso...solo un po'...

mercoledì 14 aprile 2010

Doc

Poi dice che non sono sfortunato:

- Hai avuto un versamento.

- In denaro?

- No, al ginocchio, anzi, dammi 100 euro perché te l'ho detto

 - Bene, grazie dottore.

- Questa cosa mi irrita

- Bè, infatti sei infiammato

- Ma dai, mi ha visto i gioiellini?

- No, infiammazione al tendine rotuleo

- Ah, allora niente sport...

- No, niente sesso acrobatico, al contrario DEVI fare sport, ma non quelli che ti piacciono

- Niente tennis?

- No, nemmeno alla Wii, ma tanto non ce l'hai

- Ecco no, e che devo fare?

- Devi fissare per un'oretta ogni due giorni una luuuunga linea nera e seguirla, seguirla, poi arrivi alla fine e torni indietro. Ah, non puoi parlare con nessuno, ma tanto nessuno ti parlerà perché avrai un costumino orrendo.

- Nooo, la piscina no!! Mi amputi la gamba!!

- No, e ora vattene che devo toccare le cosce a quella figa là fuori; il bello degli ortopedici è che le prendi di sopresa, mica come per i ginecologi

- Fortunato lei, allora io zoppico via...

- Sì, sì e mo' sgomma, ma tranquillo, non c'è bisogno che corri, ah ah ah...

- ...

martedì 13 aprile 2010

Bi-lancio

Ero lì che cercavo di fare un solo viaggio tra la frutta e le bilance del supermercato. Sostanzialmente cercavo di memorizzare il numeretto per pesare le banane, quello per pesare le mele del sud tirol, quello per le zucchine verdi, quello per le noci e per lo zenzero, senza dimenticare il tastino per le melanzane e quello per le prugne di stagione (ma è stagione di prugne!?). 

In tutto questo provavo a chiudere i sacchettini che avevo riempito senza usare quei guantini che dovrebbero usare tutti, ma che non ho mai visto indosso a nessuno se non a qualche pensionato che ci mette mezz'ora a metterli, mezz'ora a toglierli e si dimentica il numeretto della frutta. Ma dicevo, ero lì a lottare con questo inferno del nuovo millennio e allo stesso modo cercavo di non farmi attirare dall'adiacente angolino delle schifezze, perché tutto questo sforzo mnemonico-fruttoso-verduroso in arte "sano", sarebbe stato vano grazie a quintali di galak e kinder bueno...
Una fatica sovrumana dettata soltanto dalla pigrizia e dall'incapacità di rassegnarsi al fatto che fare due o tre viaggi invece di uno non sarebbe stata la fine del mondo...o forse sì?

Insomma, chiudo tutto, mi avvicino, faccio un casino, inizio a pesare e arriva l'omino: "oggi la frutta la pesiamo noi". Non la voglio più, arrivederci.

E se i kinder Bueno non avessero viaggiato in coppia sarebbe stato un vero macello. Il primo infatti finisce nel momento esatto in cui pensi che ne mangerai uno, l'altro, invece, si mangia con la parsimonia di un affamato in un campo di concentramento, quelli dove i tipi buddhisti vanno a fare le giornate di meditazione e si nutrono solo dello spirito della natura, di amore, passeggiate e pacchetti di crackers (non salati in superficie) conservati sotto alla tonaca. Pensavate mi riferissi alla parsimonia degli ebrei? Ineguagliabile.

Ora sto guardando un film su Cult. Un film di Altman del 1976 in cui il "serio ed eroico" Buffalo Bill è doppiato da Gigi Proietti, ma vi pare!? La serietà va a farsi fottere ad ogni frase! 
Poi dice che sei solo un fighetto se li guardi in lingua originale...

lunedì 12 aprile 2010

La parola espletare

Mi senti inspirato...sì, inspirato. Da un gigantesco turbine che mi cattura e soprattutto, mi scompiglia i capelli e mi alza la maglietta facendo strabordare la pancetta

Il problema è capire da dove arriva questo turbine, voi faciloni potreste pensare che si tratta dell'uraganico susseguirsi di responsabilità, oppure quelli che imputano la colpa al traffico, possono pensare che non solo ci sono le responsabilità, ma devi addirittura espletarle con questo bordello in questa cazzo di città

E poi ci sono quell che avrebbero mezza ragione; quelli che dicono:"Ok, c'hai da fare, un casino da fare, e t'hanno rubato il motorino, (quel motorino che faceva schifo, ma era l'unica ancora di salvezza), i mezzi...ahah, i mezzi!...e c'è un traffico mostruoso, ma la cosa peggiore è che proprio non ti va di fare un cazzo, nemmeno di scrivere un post".

Infatti non ho mica detto di essere ispirato oggi...bene, ora, con me...inspiiiira, espira...inspira, trattieni un po', butta via il fumo e accasciati...ecco, accasciati. Da quanto non vi accasciate? 
Si tratta di uno sfogo, uno sfogo cutaneo,  conseguenza dell'irritazione dell'essere inspirato e non potersi accasciare e nemmeno riuscire a farsi accosciare, se proprio dobbiamo dirla tutta. 

Buon inizio settimana.

venerdì 9 aprile 2010

Il partito dell'amore, per l'amore

«Perché questa è una festa de popolo», «Abbiamo stravinto, ottantamilavoti NON sono una manciata di voti». «Qualcuno ha detto che festeggiamo troppo, ma è giusto così perchè una vittoria come questa va festeggiata». 

Pensavo a questo e in generale a tutta la la festa del Piddielle di ieri pomeriggio mentre cercavo di posticipare l'orgasmo. D'altronde lo chiamano il partito dell'amore perché è funzionale. C'è chi ripassa la formazione dell'Italia ai mondiali del '94, chi mette in mezzo nonne, vecchie zie o compagni di scuola brufolosi. Chi rivede nella testa film splatter anni 90 o fiction rai ancora in onda. Insomma, ognuno pensa a quello che gli pare, io alla Polverini e al Pdl! 

Poi, quando stavo per esplodere ho iniziato a pensare alle dichiarazioni degli organizzatori: «Ma no, non sono della sicurezza, (quei giganti vestiti di nero e con l'auricolare che bloccano dei passaggi e sono posizionati in zone strategiche) sono delle hostess!!», «Nooo, Casa Pound e la Destra non c'entrano niente, è una festa delle Pdl, non li abbiamo mica messi noi quei manifesti per tutta la piazza, ah, vendono i portachiavi con la testa di Mussolini? Ehehe, non lo sapevo». E tutti quei saluti romani, e il pubblico che aveva un'età media oltre la media da ospizio. 

Devo dire che ha funzionato, ho prolungato il rapporto per una durata da record, più lungo di un quiz di Amadeus, più contorto di un intervento di Ghezzi a Cose mai viste. A dire la verità ho quasi rischiato di ammosciarmi completamente. Non riuscivo più a togliermi il partito dell'amore dalla testa. Il centro di controllo era in panico. Solo pdl, solo pdl, ma poi l'illuminazione...ho iniziato a pensare ai ministri, alle deputate, alle addette stampa, alle hostess (quelle senza auricolare) e allora via di rodeo fino allo sfinimento.

Un successo di popolo direi! E 1 minuto e 30 secondi NON è una manciata di tempo!


Ovviamente tutto ciò non è vero. E parlo con la mia ragazza in questo momento. Ieri sera sai benissimo che ero a quel corso di cucina multietnica per xenofobi organizzata da Gasparri a margine della festa "popolare" a piazza Vittorio. Sai che ero lì a preparare soppressata e pasta con le melanzane sotto la supervisione di Cota, intervenuto anche lui. Poi sai benissimo che in 1 minuto e 30 secondi non ho ancora nemmeno sbottonato la camicia tanto che ti rispetto...


Anche questo naturalmente non è vero: la ragazza non ce l'ho.



Un gruppetto di giovani supporter


Altri giovanissimi supporter tra le poltrone gremite (secondo Verdini)


Gianfranco Fini si aggira durante la festa di piazza. Altri giovani partecipanti


Oltre ad altri giovani si possono notare, nonostante la loro professionale discrezione, due avvenenti "hostess" dalle linee sinuose e dal portamento elegante.


mercoledì 7 aprile 2010

Fatto realmente non accaduto

- Senta, mi scusi, ma il balsamo carissimo che mi ha venduto la settimana scorsa non funziona, non so, ho provato e riprovato, ma i capelli rimangono crespi e ribelli. Eppure lei me l'aveva descritto come "un unguento miracoloso per la salute della cute e del cuoio capelluto" che poi è la cosa che è scritta là dietro, sa, mi piace leggere le cose degli shampi e dei prodotti da bagno...

- Sì, aspetti un attimo, non vede che c'è gente davanti a lei?

-Oh, sì, scusate signore, sono desolato. 

-Ma si figuri, anzi, ora che abbiamo rotto il ghiaccio, mi permetterei di chiederle se questo balsamo lo tiene in testa per il tempo necessario.

-E quanto sarebbe il tempo necessario? 

-Eh, figliolo, almeno 5 minuti, 7-8 sarebbe perfetto.

-Ma signora, come posso tenere il balsamo in testa per tutto quel tempo? Intanto è noioso e poi una doccia durerebbe venti minuti, è uno spreco d'acqua e di tempo.

-Scusi se mi intrometto anche io, ma ha provato a fare qualcosa mentre aspetta? Masturbarsi per esempio,  il mio ragazzo lo fa sempre, ha dei capelli bellissimi, folti e morbidi.

-Ecco, mmh...veramente...

-Sì è vero, anche noi ci masturbiamo quando mettiamo il balsamo, sia io che mio marito, spesso facciamo la doccia insieme anche per quello. Sa, bisogna ottimizzare; di questi tempi non c'è mai spazio per l'amore e soprattutto bisogna risparmiare sulle spese dell'acqua.

-Ah, guardate, mio marito buon'anima mi ha lasciato qualche anno fa e di certo non usava il balsamo, ma c'è questo ragazzetto che ogni tanto, non so se mi capite, (...) viene a casa e poi fa la doccia. Ecco, sono io che lo masturbo per fargli tenere il balsamo in testa. A lui piace, anche perché poi gli faccio sempre un regalino. Che caro ragazzo. E che chioma.

-Sono tutte stronzate signore mie, il balsamo è una cosa da finocchi, io sono anni che mi masturbo nella doccia e certo non ci vuole questa scusa e ora mi scusi, potrei pagare queste supposte, questa polvere per le piattole e la pomata per le irritazioni causate da quella troia maledetta che ora mi spiego perché ha voluto così poco...

-Ecco, sì, ci proverò, signore. Però, come dire, il balsamo sembra già, mmh, ha quella consistenza così umettosa, densa...ecco, ora che ci penso, credo che, mmmh, sì...forse mi raserò i capelli a zero. Arrivederci. Scusate il disturbo.

-Che strano tipo

-Un giovanotto davvero poco moderno.

-Sì, poco moderno. Ma tornando a noi, quello spermicida al sapore di lampone per "i palati più raffinati" le è arrivato? 

- Signora, ha provato quello alla liquirizia? Ha anche un favoloso effetto digestivo...
...

giovedì 1 aprile 2010

C.

Oggi ho visto il candore della pelle dei Musici, subito dopo aver visto un cesto di frutta quasi uscire dalla tela. Sono rimasto a fissare, tra la folla, delle pere sotto al Suonatore di liuto. Per interminabili minuti. Quando poi mi sono accarezzato la barbetta, di cui mi vanto, ho pensato che quella di Saulo era una vera barba, non la mia, e nel momento in cui il riflesso della lucida armatura del centurione, senza parlare dei pennaggi del suo cappello a tesa larga, mi hanno distratto dalla cruentissima Incoronazione di spine...Bè,  non so perché, ma non ho pianto...

E non l'ho fatto nemmeno quando la luce sovrannaturale che inondava il viso di Cleofa contrastava con le tenebre intorno alle piaghe della pelle di Cristo, trattenuto sotto il pettorale. Non so perché, ma non ci sono riuscito. Forse perché subito dopo il mio sguardo è stato catturato dalla linea del petto di Amore, reale fino alla pazzia o, dall'altro lato, dalla meravigliosa precisione della tovaglia durante la cena in Emmaus. Ero crucciato, ma mai quanto San Giovanni e la mia penna, mentre scrivevo, era liscia, più della cannula che il santo sorreggeva, piena di schegge che quasi temevi gli si conficcassero nella mano, da un momento all'altro. Isacco, era davvero lui che gridava, come potevo io soffrire al posto suo? E poi brocche, ceste, frutti e canne. Sonno e morte, senza paura, ancora mi tremano le ginocchia però. E Golia? Quasi ti dispiace per lui mentre un Davide maligno lo sorreggeva...

Alla fine della mostra di Caravaggio, nella sala subito prima dell'uscita, c'era un fascio di luce proveniente dalla grande vetrata che dà su tutta Roma, tagliava il pavimento e s'inerpicava per un po' nell'oscurità della penombra sulla parete davanti. Quel fascio di luce mi è sembrato finto...