mercoledì 25 maggio 2011

Ero in macchina, l'ho visto e mi sono fermato

sono sceso, così, senza accostare - non me n'è fregato niente se decine di automobilisti impazziti clacsonavano perché avevo bloccato tutto.

Una locandina enorme sopra l'ingresso del cinema Europa a Porta Pia. Ma enorme davvero. X-Men, L'inizio. Un tipo in smoking, sulla sinistra, dietro gli altri personaggi, si allaccia i gemelli...Cazzo non può essere, no, non è possibile. Sono incredulo, quasi inizio a urlare,  mi vien voglia di spaccare tutto. Davvero non mi capacito di ciò che vedo. Inizio ad imprecare contro il sistema corrotto e clientelare, i favoritismi, la meritocrazia da sabato sera su Rai Uno. No no e no.

Poi mi rassereno e torno a sorridere: è Kevin Bacon, non è quel coglione di Emanuele Filiberto.

domenica 22 maggio 2011

Questa sera tra le 23 e le 23.30

nella zona di piazza Bologna almeno una coppia di russi e un tipo nervosetto hanno fatto sesso. Non insieme - o almeno non credo - ma comunque hanno comprato un pacco di profilattici nella stessa farmacia. Lo so perché in seguito a un incidente in cui è stata coinvolta mia sorella ho passato la serata a cercare un collare per il colpo di frusta (giuro che è vero, ci sono dei referti del Pertini che lo dimostrano: cancelliere metta pure a verbale...). Il tipo solitario alle prime armi, poi è stato fantastico. Ero lì che aspettavo che il farmacista più svogliato delle Puglie e trapiantato a Roma per la gioia di tutti noi, cercasse il collare giusto e degli antidolorifici blandi e questo ragazzo continuava ad agitarsi, a girare intorno e mi chiedeva «ma che è, le sta a fabbbricà ste medicine? Ma quanto ce mette, oh!»

- «boh, che ne so, cerca il collare».

-«Si però che cazzo...» E guardava il telefono talmente tanto che ho pensato che gli servisse una roba importantissima per salvare la vita come minimo, chessò, della nonna. E invece no, me ne sono andato e finalmente, come nella più classica delle classiche, gli ho sentito chiedere «un pacco di preservativi alla frutta». Si vergognava a comprarli alla macchinetta. Pensa te, lei si sarà addormentata.

Posso senz'altro garantire, invece, che a Piazza Pitagora, verso mezzanotte un tipo sui 35 anni ha comprato dei profilattici ritardanti, alla farmacia di corso Italia invece, c'era un ragazzetto mezzo palestrato che era disposto a tutto pur di compare un pacco da 6.

- NON ACCETTATE IL BANCOMAT?!!? CORRO A RITIRARE E TORNO, NON SI MUOVA!! 

Speriamo gli sia andata bene alla fine, se lo merita.

Piazza Istria niente...ma le migliori soddisfazioni me l'ha date la farmacia davanti a Termini, angolo via Cavour. Lì, dove finalmente ho trovato sto benedetto collare, c'è stato un susseguirsi continuo di coppiette, coppie di scoppiati e avventori - uno addirittura con valigia, arrivato fresco fresco per trombare. E i più belli di tutti. Prima una coppia di stranieri, davvero ben assortita. Lei carinissima, ha preso i soldi, li ha infilati nella macchinetta, ha recuperato il pacchetto e dopo un sorriso sornione rivolto a tutti, ha abbracciato il tipo e se ne sono andati. Invece un'altra, di italiani: lui fighetto con mocassino scamosciato, maglione sulle spalle, pantalone aderentissimo; lei, braccia conserte, cicciottella, bruttina. Lo guardava svogliata, quasi infastidita del fatto che lui stesse comprando dei preservativi. Gli diceva, «dai, quanto ci vuole, su, fai presto». Alla fine lui le ha chiesto pure i 5 euri 'che non ce l'aveva. Non credo che costoro abbiano consumato. Probabilmente lui è finito a fare gavettoni con gli amici da qualche parte. Sì, d'accordo, io sto scrivendo un post da solo in cucina bevendo acqua naturale, ma che c'entra, il sabato è volgare fare sesso!

giovedì 12 maggio 2011

Cerca de nos otros

C'è andato vicino. Un contentino non indifferente per voi altri che ci speravate, eh? Alla fine  però è sempre ciccia da mettere al fuoco, fatene una bella scorpacciata per quando dovrete iniziare a parlare del 2012, mi raccomando.


mercoledì 11 maggio 2011

Ne ho Bendandi di tutte queste baggianate

e di quelli che quasi quasi ci sperano succederà per davvero. Voler aver ragione per forza, anche se al prezzo di un dramma, è una sindrome tristemente diffusa. C'è gente che spera che il terremoto ci sarà solo per dire «hai visto, te l'avevo detto!». Creano allarmismi che sono peggio dell'evento sismico in sè per sè (trentasè).

E non importa se casca per davvero il Colosseo o se muoiono migliaia di persone. Sticazzi, basta che io c'ho ragione e tu no, tiè. E tutti quegli stronzi che sui giornali, sui blog, sui siti hanno scritto e riscritto delle previsioni di questo tizio che è morto 100 anni fa - tra l'altro smentito dalla sua stessa fondazione - Si tratta di fatalisti, mammalucchi, Cassandre de' noantri e pesci lessi che vengono a galla grazie ai pescatori della domenica che con l'amo e l'esca a mosca non ce la fanno, allora buttano le bombe, in barba alle leggi del quieto vivere e del gioco pulito.

Mi viene in mente la storia di quel tizio che conosce un Genio e questi gli dice, «mi hai salvato (da non so cosa, non ricordo la prima parte) e io ora ti do a disposizione un desiderio; considera solo che quello che tu esprimerai, al tuo vicino sarà dato nella doppia misura». 
- «Ah», pensa il tipo, «se chiedo un miliardo in gettoni d'oro di Mike Bongiorno, lui ne avrà due; se chiedo 1000 donne per il mio Bunga Bunga privato come quello con Gheddafi, quello ne avrà 2000; se desidero una villa enorme ad Arcore, un'auto veloce e parlante della Knight industries two thousand (leggi Kitt), uno iòt (scrivi yacht) quello ne avrà di ancora più fighi; sai che ti dico, cecami un occhio, va!»

Ecco, ci sperano, anche se ciò dovesse comportare la perdita di casa, dei parenti, se dovessero morire gli amici, i conoscenti o un gruppo di ultras laziali - lasciamo perdere questo esempio, questo magari gli piace pure, mi sa - se ne fottono, basta soltanto che il giorno dopo, al bar sotto casa (sempre se ancora c'è) potranno provare quell'effimero senso di soddisfazione e poter dire: «stronzi, ve l'avevo detto io».

Bè, andate al diavolo, soprattutto se avevate ragione.