venerdì 14 dicembre 2012

Fashion bloggerz

Possibile che nessuno trovi il coraggio di mandarvi a cagare? Migliaia di lettori e lettrici per post che parlano di unghie smaltate, borsette paillettate, scarpe super cheap da troiette, accessori a nulla necessari, consigli utili per essere persone inutili. Non dico che dovete essere informatissime sulle questioni in Medio Oriente, in Nord Africa o in Sud America ed evitare di comprare un vestitino giallo perché il piccolo Said non vede il padre da tre anni o che dobbiate sapere tutto su questo dannatissimo spread o su cosa sia il cost of funding per le banche, ma almeno dei problemi di casa, quelli spiccioli tipo i licenziamenti di massa e le internazionalizzazioni delle aziende fino a ieri finanziate dallo Stato, ci vogliamo un tantinello preoccupare? Del fatto, per esempio, che quel vestitino giallo prima lo facevano degli italiani a Prato mentre oggi lo assemblano dei cinesi sottopagati, sempre a Prato, ma per conto di una società straniera legata alla camorra e con materiali tossici, ce ne vogliamo occupare? Ma no, che ci frega, il giallo non va neanche più di moda quest'inverno, Hi hihi hi!!

E non venite a dirmi che sono solo momenti di svago i vostri, perché sembrate mia zia che si giustifica mentre guarda Don Matteo e dice: "ma sono solo un paio d'ore in relax, finiscila di essere polemico!"

No, ogni minuto che qualcuno di voi passa a guardare una fiction o a leggere un post di una fashion blogger sul colore delle ciocche di questo autunno, un intellettuale va in analisi a spese dei genitori, una mamma meridionale piange perché il figlio deve emigrare come emigrò suo padre e un nerd si fa una pippa. Probabilmente sul post di un blog per puttanelle fashion victim. Nerds are victims of fashion-victimism. E forse lo sei anche tu! 


Sono solo io che non mi rilasso per niente guardando Don Matteo o il giovane Montalbano, anzi m'incazzo tantissimo per tutto il tempo? Quando mi capita che a casa dei miei ci sia qualcuno di quei men che mediocri filmacci in serie che ci offre Rai Uno, mi stizzisco ad ogni scena sbagliata, ad ogni inquadratura alla ben e meglio, mi tremano le mani per ognuno di quei primi piani intensissimi, sì, proprio quelli con gli sguardi languidi e il sospiro voluttuoso di lei, attricetta ciociara che ce la mette tutta per trasmettere il disagio, chessò, di un tradimento scontatissimo di cui non frega a nessuno. O quasi, evidentemente, perché a mia zia frega un casino.

Porco cazzo - scusate il termine - che appiattimento. 

Che angoscia.


Possiamo davvero continuare a permetterci di subire un tale annichilimento mediatico? Sono anni e anni che si parla di questa storia, lo so. Prima però le soap erano circoscritte al pomeriggio o alla mattinata, dedicate a casalinghe annoiatissime, a vecchiette costrette a vivere in poltrona...e va bè, così erano anche i contenuti offerti dai vari pomeriggi cinque o amici di chissà chi. Ma ora è diverso, non c'è un giorno in cui non ci sia qualche cagata pazzesca in prima serata. O ci tocca guardare talk show televisivi in cui il solito gruppetto di politici fa a gara a spararla più grossa su un argomento che nessuno approfondirà davvero o ci tocca una fiction, mai che ci sia un bel film, bisogna aspettare le 2 del mattino per un film decente. 
Non rispondetemi che ieri c'è stato Pretty Woman perché non voglio neanche accennare a tutte le cazzate che ho letto su facebook tra ieri sera e oggi dedicate a quel film capace di distruggere ogni minimo soffio vitale d'orgoglio di tutte le esili e fragili ragazze che invidiano una troia da strada che se la fa con un puttaniere bassetto e vestito male anche secondo i canoni degli anni '80 (questa è un commento da fashion blogger, chiedo venia).

Non è che tutti possono eccitarsi guardando un film di Kieslowski, lo capisco, ma nemmeno sorbendosi H24 principessine tristi, cenerentole capresi, nonne ficcanaso, nonni rincoglioniti, poliziotti maschilisti, preti appassionati di cavalli ed enigmi la cui soluzione appare impossibile per un gruppo di carabinieri analfabeti. Poi cazzo, Don Matteo porta sfiga. Dov'è che lo girano, in Umbria? Non ci credo che in Umbria, la regione più garbata d'Italia, ogni giorno ci sia un omicidio, uno stupro, un furto milionario...E che cavolo, dai!

Ma dicevo, le fashion blogger e le loro lettrici. Fenomeno dilagante che sta provando ad appiattire anche internet. 

Voi:

Volete veramente alimentare questa cattiva politica, questa totale mancanza di etica e morale, questa assenza di scelta reale? Volete continuare ad offrire spogli bouquet pieni di sogni per ragazzine ignoranti? Ma soprattutto, volete veramente distruggere la vita di quei poveri segaioli che già non se la passano benissimo? 

Ecco, sì, dico a voi amiche lettrici di post in contrapposizione con lo status sociale che verte in una crisi storica assoluta. Proprio a voi. 


Coglione, voi e chi vi legge.






(Sono consapevole del fatto che con questo post ho perso l'occasione di trombare molte di voi. Me ne farò una ragione)


lunedì 10 dicembre 2012

Ed ecco che si risveglia il furor di popolo (per un attimo)

Ma ditemi una cosa, se il Pdl avesse fatto veramente le primarie, avreste votato per loro? 

Se la risposta è no, non vedo perché vi stiate allarmando così tanto del fatto che Berlusconi sia ri-ri-ri-ridisceso in campo. Se invece la risposta alla domanda precedente è sì, allora avete sbagliato a venire su questo blog; tornate a tradire le vostre mogli di plastica con signorine a pagamento o a rubare denaro pubblico con appalti ottenuti grazie alla società di vostro suocero. Per voi in generale è proibito leggere, dovreste saperlo ormai.

Detto ciò, what's the point? Matteo Renzi è stato boicottato perché Bersani gli ha bucato le ruote del camper, arrestando così la sua corsa verso la possibile risalita dalla melma anche grazie ai voti di Nichi Vendola che parla, parla bene, ma alla fine ha contribuito a tener calde molte poltrone scomode (per noi). Ecco, se Renzi non ce l'ha fatta, pensavate che quel chipmunks di Alvin Alfano o "te saluto a braccio teso Meloni" riuscissero a spodestare il burattinaio ufficiale di tutta la giostra di ladri, furfanti e Arlecchini dai mille padroni? Illusi. 

Che fare allora, come regolarsi? Ci sarebbe Beppe Grillo, ma avrebbe dovuto fare delle primarie meno scandalose e forse avrebbe potuto metterci la faccia in modo diverso. Poi ci sono quelli che ci mettono la faccia, ma non i contenuti, tipo il carino, Montezemolo, che spinge per la candidatura di uno che non solo si è dimesso (l'ha fatto per presentarsi? Chissà) ma che per il momento sembra non volerne sapere.

- Pronto, presidente Monti? Sono Montezemolo!
- Risponde la segreteria telefonica di Mario Monti, lasciare un messaggio dopo il bip. E anche un obolo per l'Europa, grazie. 

Casini idem con patate, si allea con tutti, come al solito. E come il cumino nella cucina marocchina: è in tutti i piatti e non lo sopporti. Fino a ieri lustrava le scarpe per un Monti Bis, ora sta subito con Bersani, non ha aspettato neanche due giorni dal ritiro del robot di Bruxelles. 

Immagino Casini tradito dalle aspettative di Monti:

- Ah sì, te ne vai, mi molli così? Ti faccio vedere io, Gigi, esci pure dall'armadio.
- Tadaaa'
- No, non l'ho mai mollato, stavo con te solo perché sei ricco e potente e anche vecchio, diciamocelo, mi avresti lasciato una bella eredità. E non fare quella faccia. Ah, è la tua espressione naturale, ok, ancora non mi ero abituato, sai non sono così intelligente.

Una tragedia insomma. La Lega torna alla ribalta. Quegli altri poi non so davvero come definirli. Fino a ieri Maroni sembrava avesse dei conati di vomito solo a sentir parlare di Berlusconi - eppure era abituato alle stronzate dei suoi, oggi Borghezio ha detto che la Nato, gli Usa e la Russia ci nascondono la verità sugli alieni - Da qualche ora però dice di apprezzare il sapore del vomito in bocca, di non aver mai parlato male di Silvietto nostro e di essere sicuramente dalla sua parte. Dalla sua e di tutti gli italiani che odiano gli altri italiani perché sono italiani.

Non cambiano la legge elettorale, continueranno ad imporci gente oscena in liste sicure, blindate. Saremo governati da persone che non meritano neanche di possedere una tessera elettorale. Condannati, truffatori, ignoranti arruffoni, presentatori tv e stilisti. In Forza Italia 2 ci saranno infatti Cesare Paciotti, Ennio Doris, Alessandro Sallusti che, avendo preso una condanna ha finalmente le carte in regola per entrare ufficialmente nel partito e poi Gerry Scotti, pensate amici telespettatori, eh! (cit.)

Ve l'immaginate Gerry Scotti in parlamento? Rubicondo e pacioso, parteciperà solo ai Question time:

-La B ovviamente, signor presidente, l'accendiamo! 

Scotti sceglie la B per contratto, è chiaro. E voi, se non scegliete la B - e me lo auguro, ma ne sono convinto perché altrimenti non sareste arrivati fino a questo punto del post - che farete? Non mi dite che volete fare del casino vero? Non ci credo, noi siamo capaci di lamentarci solo sui blog, su twitter e su facebook. Siamo messi male. Malissimo.




venerdì 23 novembre 2012

Vita Borghese

Oggi ho dato una sbirciatina alla vita delle persone che frequentano Villa Borghese. Un normalissimo pomeriggio feriale, non domenicale, nè troppo assolato, anzi. Ho passeggiato e fatto il guardone; che non me ne voglia nessuno. Soprattutto per il fatto che io abbia passeggiato ;)

Ho rubato attimi del vostro tempo libero


(Come al solito, cliccate sulla prima e poi scorrete, enjoy)



In Bilico











A piedi nudi nel parco

Primo appuntamento


























martedì 20 novembre 2012

E poi c'è Nino Manfredi

E mica è come gli altri della sua generazione, lui. No, Nino è diverso, non recita. 
C'è tutta una discussione aperta su chi sia effettivamente l'interprete perfetto. Parlo in generale. Un bravo attore è colui che è capace di interpretare qualsiasi parte, anche la più controversa e ambigua, nel migliore dei modi - o comunque in quello più veritiero possibile - oppure è colui che, pur rimanendo sempre inesorabilmente se stesso, riesce a fare tutto?  
C'è chi inneggia al famoso metodo Stanislavskji, ossia l'immedesimazione totale con il personaggio..."Ora so' imbianchino inside, aò". C'è chi mantiene la sua personalità e la rapporta alla parte. Recita con naturalezza non perché è totalmente avvolto dal personaggio, ma perché gli viene spontaneo. Perché È il personaggio (alt+shift+e: smettetela di apostrofarla quando è verbo; il po', quello sì!).

E se m'è capitato ogni tanto di vedere Marzullo, qualcosa mi sarà rimasto impresso. Gigi, non hai detto una cazzata quando ti chiedevi se erano i film che si ispiravano alla vita o viceversa. L'hai detta con la tua aria interrogativa da tipo strambo, guardando nel vuoto come al solito, ma c'hai preso. Bravo! 

L'attore che interpreta rende la vita degli altri una fiction, ne influenza il flusso creativo naturale, la contamina, perché poi la signora che vuole fare la casalinga sexy così come l'ha visto in tv, mi cade sull'aplomb. E al marito non gli tira. Non può arraparsi, anche perché il marito si abbuffa di filmetti in cui le donne accolgono gli idraulici a casa e chiedono loro se li disturba il fatto che, mentre sono intenti a sturare il lavandino intasato, lei continui a cospargersi di olio sulle gambe e sul seno mezzo nudo. In cucina. Toh, c'è una zucchina fuori dal frigo! Morale, signore guardate i pornazzi, non Desperate housewives. No ALT. Così facendo le aspettative di prestazione di coppia cadranno inesorabilmente in picchiata. Guardate ancora un po' di Sex and the city, la società non è pronta a fare certi passi da gigante. E smettetela di fare quelle boccucce storte, quelle mossette da gatta. Da gatta poi, bah...Un po' di dignità, di personalità, perdinci!   

Perché poi, chi te l'ha detto a te, umile spettatore, che il condottiero parla così, si muove così, picchia così la sua donna? È solo parte del tuo immaginario che è assimilabile a quello collettivo, influenzato da una fitta rete di informazioni condizionanti. Ti frega che l'hanno sempre interpretato così. L'hanno deciso tempo fa e mo t'attacchi. Anche i resoconti storici in cui, chessò, Garibaldi sfida con un pugnettone di amici l'esercito più ricco e potente d'Europa e «le pallottole soffiavano a pochi centimetri da lui, che avanzava impavido senza che nemmeno lo sfiorassero», è una ricostruzione romanzata di una corruzione sfacciata. Evidentemente lo mancavano apposta. Ok!? Ecco, l'eroe non esiste così come lo immaginiamo, quindi dove minchia vai a immedesimarti?!

E invece, evviva i film che parlano di cose normali, in cui l'attore bravo che interpreta un signore che dirige un ufficio, è veramente stronzo come lo è il tuo capo, non in modo fico come in quella serie americana!

Allora mi potrete dire: «See, va bè, e i filmi di fantascienza!?» 

Eh, sono film di fantascienza.

Gigi, pure tu, sei davvero così o t'ispiri a qualche filmetto che hai visto e t'ha condizionato quando avevi ancora i capelli corti e i calzoncini al ginocchio!? No, tu sei così.


(Se conoscete Nino Manfredi, bene, altrimenti conoscetelo, che aspettate? Su YouTube ci sono tantissimi film completi. Su YouPorn ce ne sono altri, senza Nino, ma questo lo sapete già benissimo, non esagerate col proporli alle vostre mogli.)

martedì 13 novembre 2012

Sono vecchio per iniziare a suonare il piano?

Pensavo di lasciarla lì, nell'aere. E invece mi rispondo.

No

E così l'ho fatto, prendo lezioni di piano da un rigidissimo maestro che vive negli appartamenti dentro al duomo. Una cosa mezza mistica perché ogni volta che mi inerpico (sono alla quarta lezione doo-oo-o-o) per le strette vie, le anguste scale, dal portone laterale della chiesa, sento gruppi di coristi inneggiare al cielo versi di passione indiscussa, catecumeni impunibili che scappano e si rincorrono e timide coppiette che si nascondono dall'occhio vigile (non molto in effetti) dei preti ancora in gonnella. I preti in gonnella sono cosa rara. Non diffido di loro, ancora si salvano. Sono come i frati. Super partes, sotto tutto. 
Io ho un amico frate, è un cappuccino: coltissimo, sagace, dai lunghissimi e meravigliosi tempi morti e con lo sguardo perso in cielo. Guarda sempre in su o ti fissa, aspetta, e con la barba fitta ricorda certi ritratti del Lotto. Una di quelle persone che ti fa pensare che, bah, quasi quasi qualcosa in effetti sembra esserci, qualcuno gli parlerà, non può essere altrimenti. Padre Giuseppe cammina - non mette il saio e i sandali per farlo, non quando va in montagna - cammina tanto seriamente che la prima volta che sono andato in montagna pensavo mettesse i sandali e il saio e mi portasse a fare due passi. Invece era appena tornato dal monte Bianco e aveva tutto in gore-tex, pure le mutande. Fu estenuante, ero impreparatissimo, ma parlammo di arte germanica del '500. Parlò solo lui. Poi mi portò a visitare il museo dei cappuccini di Camerino e c'erano dei manufatti incredibili e un Raffaello mozzafiato. Nelle Marche ti affacci dai monti e vedi una chiesa abbandonata. È lì, solitaria in mezzo ai Sibillini ed è dell'anno Mille. Non so se mi spiego.

Io ho messo delle foto di quando siamo andati in montagna...le ho messe in questo post tempo fa, quando aggiornavo questo blog, quando avevo voglia di confidarmi con voi. Non so perché abbia smesso; in realtà guardo a voi come se aspettassi una risposta e aspetto come una chiesa romanica dimenticata dalla gente che invece preferisce andare a vedere SkyFall con il finto James Bond. Quello finto che piace alla gente moderna. Ecco, il nocciolo della questione è che la gente moderna merita Daniel Craig e gli va bene così. Ha dimenticato i cori, le passeggiate, le lezioni di piano che ce la metto tutta, ma forse, in effetti, mi sa che sono un po' grandicello.

   

sabato 1 settembre 2012

(Esaltazione del cliché) --> Sono tornato dalla Calabria



















Riuscirò a farne seccare un paio, aspettare fino a Febbraio/Marzo e piantarli in un vaso sul balcone?

No. Peccato.

Ah, ciao a tutti, eh! :)

martedì 24 luglio 2012

Ho messo un fiscal compact nello stereo

ma non si sente niente. Forse devo fare l'apgreid all'arduer, perché non capisco come mai ci sia questo inquinamento acustico, ma nessuno proferisca parola sull'argomento. Ultrasuoni, ultraterreni, ultrainculate, sì, alla fine di questo si tratta, ma soprattutto ultraignoto.

Un viaggio nell'ultraignoto profondo; omini miseri e senza spina dorsale pigiano bottoni alla rinfusa, inconsapevoli delle conseguenze, sfacciati all'inverosimile sorridono a dentiera luminosa in barba al buon senso, all'etica che non c'è, alla morte della coscienza civile. Noi, spacciati e più o meno consapevoli, restiamo inermi e ci limitiamo a snobbarli e a minacciarli verbalmente, ma neanche troppo, che se poi ti sentono?

Quando c'è vento fatti canna, dicevano alcuni antichi poco avvezzi agli eroismi, oculati e parsimoniosi. Il vento spira da nord, da sud e dall'est insieme all'ovest; soffiano tramontane che ci irrigidiscono e rischiano di spezzarci, arrivano dall'area Mitteleuropea, ci fanno cagare sotto dal freddo. Dal sud arriva un certo lazzo, soffia umido lo sterco degli speculatori, il primario soffrirà, noi mangeremo chissà cosa, ma a chi importa? Si alza da est un levante crescente e accecante, una luce intensa, sempre più forte, quelli con la scorza dura si abbronzeranno, i delicati si ustioneranno, è chiaro. A ovest poi, si adombra un'intera civiltà, ma non prima di averci aggrappato da una caviglia, dal fragile tallone che porta il vessillo del bacino Mediterraneo, quello in cui sguazziamo da secoli.

La canna ondeggia, resiste, è elastica. Con questa muta accettazione consensuale e sacrificale, votata a nostra insaputa da entrambe le Camere spaurite e squamose, verrà travolta dalla burrasca in arrivo. Sono cazzi, gente.

E Scilipoti e i suoi insulsi compari se la ridono, mentre Lidia Undiemi combatte quasi da sola (quasi).


lunedì 16 luglio 2012

Il bloggo del blogger

Ho il bloggo dello scrittore. È un mese che non posto neanche un "ciao gente, come va?!". La mancanza di ispirazione sarà dovuta forse a questo torpore politico, incerto e vacillante, ma che non crolla e resta su come una torre di Pisa, chissà? Oppure dal fatto che da quando il giornale per cui lavoravo è fallito passo meno tempo a smanettare sulla tastiera e a girovagare su internet. Ho smesso addirittura di cercare un altro giornale. Mi sono dato all'agricoltura. Dico davvero, un ritorno alla terra, alla natura, alle cose biologiche. Ho abbandonato tutti i problemi del precariato giornalistico e sono passato ai problemi dell'agricoltura. Evviva, ho nuovi problemi di cui lamentarmi, uso la merda per produrre cose. È vero, lo facevo anche quando ero giornalista. Touché.  

Oggi girava su facebook un roba con tutto quello che ha fatto Hollande in un solo mese di presidenza e contemporaneamente gira da giorni anche questa cosa che Silvio si ostina a non morire finché non ci avrà ucciso tutti. Parlare di Silvio mi dà meno soddisfazioni che parlare di quel tronista di Uomini e Donne, della nuova Lega di Maroni e Tosi o di quel bambino dall'ugola d'oro che fa fare sogni bagnati alla Clerici. 

Poveri bambini, svezzati dalla Clerici. Oddio, forse non è male per un dodicenne. Rubiconda, boccolosa, tutta pannosa e cremosa e soprattutto, golosa. Ritiro tutto. Bravi bambini, toccate le zinne ad Antonella Clerici voi che potete con l'innocenza che vi caratterizza quando ancora non siete famosi! Alla fine della stagione sarete dei mostri, i vostri genitori vi sfrutteranno a più non posso, girerete degli orrendi video musicali in napoletano come questo qui e andrete alle feste di compleanno dei vostri non amici, non vi divertirete, vi farete pagare con del denaro che non avrete mai e rimarrete delusi dalla vostra carriera che stenterà (giustamente) a decollare. Vi rimmarranno solo le basi delle vostre canzoncine neomelodiche (?!), tutte inesorabilmente identiche tra loro.  

Silvio cambia nome, involvendo in PierPierSilvio e ricominciando dal 1994. Mi viene lo sconforto.  

Vorrei dedicargli questa canzone scritta dalla piccola Melissa.



L'estate mi piace perché c'è l'anguria. La nuova Lega ce l'ha nguria.  

domenica 3 giugno 2012

Monte Velino, rifugio di Sevice

A 2119 m. c'è un bivacco incredibile, quello del rifugio Sevice, sul Monte Velino, in Abruzzo. L'unico problemino è che per arrivarci bisogna camminare per circa 3 ore, partendo dal parcheggio di Santa Maria in Valle Porclaneta e passando dal Passo le Forche. Un trekking molto bello, impegnativo (EE) per escursionisti abbastanza allenati o comunque ben attrezzati e motivati. No perditempo, perché ad andare e tornare ci vogliono circa sei ore e la pendenza è di 39° con un dislivello di 1000 m. 

Io l'ho fatto oggi con gli amici di Trekking Italia e lo consiglio a tutti gli appassionati di natura e passeggiate che invece di sbollentarsi in una torbida piscina comunale durante una calda domenica di giugno, potrebbero andare a respirare un po' di aria sana, fare attività fisica e affrontare qualche piccola sfida con se stessi...

E mentre io mi accingo a mangiare degli spinaci selvatici (orapi) raccolti in montagna, ecco qualche scatto realizzato non con la solita reflex Canon, ma una comodissima Rugged Nikon AW100 Gps (come al solito cliccate sulla prima immagine e poi scorrete):