venerdì 9 aprile 2010

Il partito dell'amore, per l'amore

«Perché questa è una festa de popolo», «Abbiamo stravinto, ottantamilavoti NON sono una manciata di voti». «Qualcuno ha detto che festeggiamo troppo, ma è giusto così perchè una vittoria come questa va festeggiata». 

Pensavo a questo e in generale a tutta la la festa del Piddielle di ieri pomeriggio mentre cercavo di posticipare l'orgasmo. D'altronde lo chiamano il partito dell'amore perché è funzionale. C'è chi ripassa la formazione dell'Italia ai mondiali del '94, chi mette in mezzo nonne, vecchie zie o compagni di scuola brufolosi. Chi rivede nella testa film splatter anni 90 o fiction rai ancora in onda. Insomma, ognuno pensa a quello che gli pare, io alla Polverini e al Pdl! 

Poi, quando stavo per esplodere ho iniziato a pensare alle dichiarazioni degli organizzatori: «Ma no, non sono della sicurezza, (quei giganti vestiti di nero e con l'auricolare che bloccano dei passaggi e sono posizionati in zone strategiche) sono delle hostess!!», «Nooo, Casa Pound e la Destra non c'entrano niente, è una festa delle Pdl, non li abbiamo mica messi noi quei manifesti per tutta la piazza, ah, vendono i portachiavi con la testa di Mussolini? Ehehe, non lo sapevo». E tutti quei saluti romani, e il pubblico che aveva un'età media oltre la media da ospizio. 

Devo dire che ha funzionato, ho prolungato il rapporto per una durata da record, più lungo di un quiz di Amadeus, più contorto di un intervento di Ghezzi a Cose mai viste. A dire la verità ho quasi rischiato di ammosciarmi completamente. Non riuscivo più a togliermi il partito dell'amore dalla testa. Il centro di controllo era in panico. Solo pdl, solo pdl, ma poi l'illuminazione...ho iniziato a pensare ai ministri, alle deputate, alle addette stampa, alle hostess (quelle senza auricolare) e allora via di rodeo fino allo sfinimento.

Un successo di popolo direi! E 1 minuto e 30 secondi NON è una manciata di tempo!


Ovviamente tutto ciò non è vero. E parlo con la mia ragazza in questo momento. Ieri sera sai benissimo che ero a quel corso di cucina multietnica per xenofobi organizzata da Gasparri a margine della festa "popolare" a piazza Vittorio. Sai che ero lì a preparare soppressata e pasta con le melanzane sotto la supervisione di Cota, intervenuto anche lui. Poi sai benissimo che in 1 minuto e 30 secondi non ho ancora nemmeno sbottonato la camicia tanto che ti rispetto...


Anche questo naturalmente non è vero: la ragazza non ce l'ho.



Un gruppetto di giovani supporter


Altri giovanissimi supporter tra le poltrone gremite (secondo Verdini)


Gianfranco Fini si aggira durante la festa di piazza. Altri giovani partecipanti


Oltre ad altri giovani si possono notare, nonostante la loro professionale discrezione, due avvenenti "hostess" dalle linee sinuose e dal portamento elegante.


4 commenti:

  1. Ehm... un solo appunto: la dieta di Cota prevede esclusivamente fassone battuta al coltello e bagna caoda! L'ha ripetuto ossessivamente durante tutta la campagna elettorale, probabilmente se lo vedessero preparare della "pasta con melanzane" (che non può essere definito propriamente il piatto tipico di Santa Vittoria d'Alba) il governo regionale andrebbe in una crisi irreversibile!

    Cordialità

    Attila

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  2. sono grato della tua osservazione e so benissimo che le melanzane non esistono nella nuova cortina di ferro verde, ma si trattava di un corso di cucina multietnico per xenofobi, multietnico...

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  3. mamma mia...
    neanche ai convegni della dc di rotondi...

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  4. sembra la festa della casa della carità locale ... (ma no ripensandoci c'è un sacco di gente giovane alla festa della casa della carità)

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