C'era questo personaggio che era abbastanza interessate nel suo modo di fare. Appariva all'improvviso nel romanzo, diceva due o tre cazzate e poi se ne andava. Ti restava addosso però il suo profumo, rimaneva il sentore che qualcuno di importante fosse passato di lì e non soltanto un carattere marginale di un più ampio racconto. Le tracce sparivano quasi del tutto, ma un lettore attento avrebbe potuto ritrovarle.
Si tratta di quei personaggi che gli autori decidono inconsciamente o meno di incarnare e rendere vivi. Quello è il genio, ma come si fa? Ma soprattutto, come si fa a scrivere un romanzo in cui inserire, tra gli altri, un personaggio del genere? Dico, come si scrive un cazzo di romanzo??
Questo post fa cagare, lo so. Non infierite
Questo post fa cagare, lo so. Non infierite
Non infierisco.
RispondiEliminaGrazie :|
RispondiEliminanon preoccuparti, veniamo dalla settimana di sanremo :-)
RispondiEliminaDovrei fare causa alle tette della Clerici che oltre alle idee mi tolgono anche il sonno, ahimè...la vista no, perché è una bugia bella e buona.
RispondiElimina