lunedì 1 febbraio 2010

Chatroulette

La nuova frontiera della perversione e della solitudine si chiama Chatroulette. In pratica è una pagina con uno script semplicissimo in cui bisogna soltanto accettare di mostrare la propria webcam o no. Dopo si clicca su Start e inizi a connetterti con una serie di persone che sono online: giri appunto una specie di  roulette virtuale (termine assai inflazionato per descrivere fenomeni interattivi di cui non si capisce bene il meccanismo). Premi next ogni volta che il soggetto non ti interessa, cioè ogni 2 secondi. I frequentatori abituali sono onanisti esibizionisti, giapponesi silenziosi made in Taiwan, americani sballoni, nerds, geeks, maniaci internazionali, ragazzette annoiate (molto poche) e curiosi che non hanno il coraggio nè l'esigenza di restare a chiacchierare allora premono subito Next.  Peccato.
E' una cosa da pazzi perché le persone collegate sono migliaia e hanno tutti voglia di parlottare e mostrarsi a degli sconosciuti. Si tratta di un fenomeno sociale molto interessante di cui nessuno fa cenno - probabilmente perché da noi non è ancora conosciuto - ma che in realtà è rappresentativo di internet e della solitudine che crea, del bisogno di interagire pur restando a casa e blablabla e ancora blablabla...

Sono spaventato e allo stesso tempo affascinato. In pratica ci sto già a rotella.

2 commenti:

  1. E' allucinante questo sito!
    Non ne avevo mai sentito parlare ed ora...
    Ritengo ufficialmente responsabile il tenutario di questo blog per avermi portata sulla strada della perdizione da roulette.

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  2. è più facile accendere il pc che uscire per strada quando si è da solo...e non cambia niente alla situazione di comunicazione tra gli uomini ovvero il vuoto...

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