domenica 14 febbraio 2010

Giapposto il II

Stavo pensando che questo non e` un blog di viaggio, non e` uno di quelli in cui simpatici backpackers si aiutano vicendevolmente descrivendo con minuzia di particolari posti, luoghi, cibi e altre cose che intresserebbero a nessuno se non a chi fa lo stesso viaggio, leggendo la stessa guida Lonely Planet del cazzo. Si`, esiste anche una guida del cazzo, si chiama "manuale del punto G, quello Giusto: la guida per non perdersi nei meandri del mondo ignoto".

Ma torniamo a noi, visto che la mia schiera di lettori e` rappresentata da questa categoria, posso affermare di scrivere solo per me stesso, in quanto la sopracitata categoria e` frutto di una mia fantasia bella e buona.

E io infatti il Giappone lo voglio scrivere per me e basta, fermo restando che per non sentirmi proprio solo, solissimo, mi rivolgero` ad un terzo, sperando che abbia un computer. Ebbene computer in giapponia non se ne trovano mica tanti. Non scherzo, uno arriva qui e dice: cazzo siamo a giappolandia, ci saranno computer ovunque e tutti sapranno fare delle fotografie perfette che quando chiedero` di farmene fare una con M. saranno tutte stupende. Intanto non sanno fare una cazzo di foto, sono i numeri a dirlo grazie a 10 richieste...tutte fuori fuoco, mosse o che cmq fanno schifo. Saranno i soggetti ad essere brutti, che ne so. E poi i computer, su quello stanno avanti. Non ce ne sono in giro perche` hanno dei cellulari prodotti su un altro pianeta. Stanno sempre co sto coso in mano e lo spizzano tutto il tempo. In metropolitana 9 persone su 10 stanno facendo qualcosa con il telefonino e il decimo desidera farlo ma non lo fa perche`...che cazzo ne so perche`?. Se chiedi un`informazione qualsiasi, anche tipo, "dove cazzo siamo?" loro googlano alla velocita` della luce e te lo mostrano sul display. Si` te lo mostrano, non te lo dicono, perche` non sanno una parola di inglese. Nemmeno una cazzo! Si parla a gesti, come ai deficienti.

L`altro giorno, il secondo per l`esattezza, siamo andati a Nikko, come le macchinine Gig. Non so se le fanno la`, abbiamo provato a chiedere ma non siamo riusciti a farci capire, nemmeno con un sonoro "bruuum, bruuum!". Insomma, Nikko sembra Ovindoli, c`era un botto di neve e una nebbia fittissima. Abbiamo dormito in un ryokan pazzesco in mezzo al bosco e la mattina all`alba ci siamo sparati un bagno termale nell`onsen all`interno del ryokan. Poi siamo andati in giro a vedere i templi e i santuari di Nikko, motivo del viaggio.Gita interessante. In treno c`era una comoda moquette che permetteva di stare scalzi e comodi, talmente comodi che ci siamo addormentati e abbiamo perso la coincidenza che nessuno ci aveva detto di prendere. Ci siamo svegliati, fuori c`era neve ovunque e impanicati siamo riusciti a farci spiegare quale treno riprendere e dove cambiare. Alla stazione di arrivo del cambio ci aspettavano tutti perche` il controllore li aveva avertiti. Qui, qui, prendete questo! Non ce l`hanno detto, ma urlato in giapponico mentre gesticolavano. Di notevole a Nikko ci sono le 3 scimmiette originals e 6 tra templi e santuari. Uno e` incredibile in mezzo ad una foresta di alberi giganti. Per arrivare in cima si salgono delle scale incredibilmente scivolose, impervie e altissime che le mie Clark hanno affrontato con sorprendente baldanza. E` piovuto ininterrotamente, ma ne e` valsa la pena. La sera del terzo giorno siamo tornati a Tokyo e abbiamo bevuto cosi` tanto che non mi ricordo quasi niente, forse e` un bene a dire il vero.

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