lunedì 12 settembre 2011

Ho realizzato tardi

che il problema era un altro. Che la paura si manifesta in modo diverso e in tempi diversi. Perché quando il tipo le si è buttato addosso toccandole il seno e poi io l'ho spinto via, in quel momento e dopo, io ero tranquillo, calmo.  Calmo.

Vuoi perché, seppur sia consapevole di non essere proprio uno spietato picchiatore (anzi!), mi ero ringalluzzito in seguito all'effetto della prima spinta, decisamente maggiore delle aspettative, vuoi perché eravamo nel pieno del fottutissimo centro di Roma alle 8 di sera e c'era un sacco di gente al bar all'angolo - gente che, devo dirlo, non ha mosso un dito, godendosi la scena mentre beveva spritz all'Aperol, ma che comunque era inconsciamente rassicurante - insomma, non l'ho vissuta malissimo, diciamoci la verità. Mentre lei era davvero molto agitata, io ero sicuro di me. Forse troppo, per fortuna è andato via da solo. 

La notte, ore dopo, ho realizzato e considerato la gravità dell'episodio con un'altra lucidità. Finalmente una reale lucidità. 

E se fosse stata sola? E se l'ubriaco avesse avuto un'arma? E se, andando via, sparendo per le  "innocue" vie del centro, ha fatto la stessa cosa con un'altra ragazza che non è riuscita a dfendersi?

Scusa se sono rimasto freddo, quasi fiero e consapevole della calma che ho manifestato (soprattutto a me stesso) nel gestire la cosa. Naturalmente so che rassicurare una persona col sorriso è certamente meglio che non alimentarne le paranoie spiattellando ansie ed eventualità con ipotesi catastrofiche - e di questo non mi pento - ma magari meritavi un abbraccio in più. Ecco. 


(Oh, uno spintone che nemmeno Bud Spencer, cazzo!!)

13 commenti:

  1. l'intento del post non era quello di sottolineare questo...che comunque, sì, puoi dirlo forte ;))))

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  2. Bud Spencer puntava sullo schiaffone a 5 dita. (te lo meriti anche tu un abbraccio!)

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  3. quindi in caso di difficoltà sappiamo chi chiamare

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  4. Davvero encomiabile. E lo dico da donna.
    Spero che l'ubriaco molestatore abbia finito la sua serata a dormire su un tombino, da solo e con le mani fratturate.

    Spero che quell'abbraccio verrà lo stesso. Anzi: devi provvedere quanto prima. Sarà perfetto lo stesso.

    Ti fidi di me, no?

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  5. Se uno si mette a pensare a tutto quello che potrebbe succedere a causa delle sue debolezze, muore in casa di stenti.
    Io ho fatto una cosa simile un giorno, solo che si trattava di un ladro e si è sfracellato al suolo riportando contusioni dappertutto. E anche se non avevo alternative, me ne pento comunque. La cosa importante è che non sia capitato niente, ed è solo merito tuo.
    O almeno io la penso così...

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  6. @Patè: e infatti un pizzone forse glielo dovevo dare!

    @Ciku: spara un libellulone nel cielo e arrivo

    @Euridice: è andata bene con l'abbraccio ;))

    @Magnetico: un ladro è una bella paranoia, cavolo!

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  7. La paura arriva sempre dopo.

    Quando sei lì, o agisci o non fai un cazzo, ma di solito la paura in senso classico non c'è. Infatti, "bloccato dalla paura" è più spesso "bloccato dal non sapere che cazzo fare".

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  8. la paura viene dopo, sottoscrivo sciuscia
    nodo

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  9. @Sciuscia e Nodo: sì, poi pensi: "avrei dovuto, avrei potuto, perché non ho..."

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  10. mamma mia, sei il mio nuovo eroe...abbraccia, abbraccia che alle donne serve sempre e a maggior ragione dopo episodi del genere, per fortuna che c'eri...

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  11. si credo anche io che rassicurare una persona con un sorriso sia mille volte meglio che farle insorgere paranoie esternando le proprie...
    ciao:-)

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  12. Rileggendoc qsto post,io credo che le esperienze servano per migliorrsi...spero che nn succeda piu,ma tu impara ad abbracciare le persone che ami anche solo per far sapere che ci sei,nla buona e nla cattiva sorte...altrimenti e' troppo facile...

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