qualcosa che non riesco a decifrare. Sono stato un po' sul balcone cercando di capire e scomporre l'aria e i profumi. Ma niente, non lo classifico. Sarà che lo smog rarefatto dal freddo ha un non so che di penetrante o che le resine congelate sui tronchi rilasciano essenze meno sferzanti. Forse è il raffreddore. Ma no, è colpa dell'inverno.
Mentre infatti la primavera e l'estate si riconoscono anche per i loro composti - senti il gelsomino, il pino marittimo, la ginestra, l'erba umida del mattino o appena tagliata, la crema sulle sue gambe dorate e lisce - con l'inverno non ce la fai. Anche in montagna. L'odore della neve non è caratterizzante e nemmeno quello delle conifere - termine scentifico da scuola media che mi vanto di ricordare- riesce a essere preponderante. Certo, in montagna si fanno largo a spallate l'odore del burro cacao, della salsiccia con i crauti e la scamorza affumicata; della mostarda che ti entra nelle narici. Della birra ghiacciata e della panna sul bombardino. De' grapìn!
La birra - che deve essere ghiacciata - la bevi tutto l'anno e ha sempre un odore diverso. Perché se la bevi in riva al mare si mischia alla salsedine portata dalla brezza, mentre se la sorseggi su una panca di legno fuori da una baita si combina all'odore del fumo che esce dal camino, al ketchup sulle patatine.
L'inverno ha sempre lo stesso odore, ma non sai descriverlo.
È una cosa che mi manda ai matti.
Sarà per questo che preferisco la primavera, l'autunno e l'estate, ma dell'inverno ho grande rispetto.
Io da raffreddato cronico, nonchè fumatore per vocazione, tutte le cose che descrivesti lassù posso solo immaginarle.
RispondiEliminaVero. Sono tornata dall'altra metà del mondo dopo sei mesi e mi sono trovata in pieno inverno. La prima cosa che ho notato è stato l'odore. Diverso. Di freddo. Haha, odore di freddo da un po' ridere.
RispondiEliminaMa era proprio così, e te lo senti sempre anche un po' dentro. Sa vagamente di burro cacao, neve sciolta dal sole sulle piste da sci, maglioni e lenzuola fredde alla mattina quando apri la finestra.
Ma proprio non me lo spiego. E' uguale ovunque, in tutti i posti del mondo.
Appena lo senti innesca una reazione che ti fa saltare le spalle su vicino al collo e vibrare per pochi secondi incontrollato. Anche se sei sotto strati di vestiti.
Sembra che racchiuda tutta l'essenza dell'inverno!
È per questo che l'amo, l'amo, l'amo! … come l'odore del mio uomo, non sempre uguale, ma lo riconosco! :)))))
RispondiEliminaConcordo sugli odori delle stagioni.
RispondiEliminaOgnuna ha il suo, e tentenzialmente le piace farci impazzire per scoprirlo.
Io della scuola porto il ricordo delle parole Tundra e Feudalesimo.
RispondiEliminaAnche io lo rispetto, eh!! però da metà luglio in poi. (Vercingetorige. La prof disse: non è importante ma voi lo ricorderete per SEMPRE, perchè vi ho detto che non è importante. Menagrama)
RispondiEliminaBello questo scritto sugli odori delle stagioni.
RispondiEliminaDescrivere gli odori è un po' come descrivere il tempo o la memoria, però l'inverno ha un suo odore particolare.
Ciao,
Lara
Probabilmente perché sei un cittadino doc. L'inverno, quando fa freddo davvero, un odore ce l'ha eccome. Ma se lo respiri cinque minuti al mese, non saprai mai riconoscerlo.
RispondiEliminaodori in:
RispondiEliminainverno ****
estate °
primavera: ***1/2
autunno: ****
birra ****
il rumore della neve
RispondiEliminaL'odore dell'inverno ...mmm, sembra il titolo di un libro postumo di Stieg Larsson.
RispondiEliminaCon le conifere adolescenziali invece io ricordo nitidamente i muschi e i licheni e le coltivazioni di barbabietole da zucchero. Ps: dovresti far due chiacchiere con Jean Baptiste Grenouille, n'altro che per gli odori è "andato ai matti".
RispondiEliminaL'odore dell'inverno è qualcosa di bianco e di blu, fatto in forma di cristallo, come un'energia sopita che si ricarica in silenzio, ma la senti che c'è e che vibra nel freddo e rimbalza sulla trama della lana della vita.
RispondiEliminaOk, manda ai matti anche me. ;-)
E' l'odore del camini, della legna bruciata, della terra bagnata nella campagna isolata. è l'odore della neve sui scarponi da sci, del sudore freddo nei rifugi di mantagna, dei funghi porcini, del burro fuso e delle cioccolate calde,,è l'odore delle lenzuola fredde e dei corpi caldi. è l'odore dei diari di scuola,dei libri appena comprati, dei progetti indefiniti, è l'odore delle mattinate trafficate e delle vetrine illuminate...è odore, ma non profumo di attesa, il profumo della primavera!!!!
RispondiEliminaCiao g.
@Andreolo: anche io fumo e sono sempre raffreddato, ma in quei rari momenti di apertura, mi sbizzarrisco. Provaci :)
RispondiElimina@Lù: ecco sì, grazie mille...era proprio quello che volevo dire io!
@Petrolio: ah, non parliamo dell'odore della gente...una meraviglia della natura
@Mr Ford: natura bastarda!
@Ettore: associate?!
@Patè: Vercingetorige è una persona assolutamente irrispettosa
@Lara: gli odori hanno un tempo e anche la memoria. Camminano insieme
@Euridice: lo riconosco, certo, ma non lo so descrivere
@Ciku: autunno, primavera e birra spaccano
@D: appena battuta che ci passi con gli sci a prima mattina. Orgasmico
@Alligatore: speriamo ci facciano un film milionario ;)
@Vaniglia: I muschi e licheni, laddove nient'altro cresce! un libro che mi è piaciuto davvero tanto. Gli odori sono super presenti nella mia vita
@Marziano: Bianco blu e cristallo sono le parole che cercavo ieri. Grazie, davvero grazie!
@G:Odore ma non profumo...mi piace!
che palle sto freddo
RispondiEliminanon vedo l'ora di poter dire "che palle 'sto caldo"
Dalle conoscenze delle medie riporto il termine 'Scissione'.
RispondiEliminaRiguardante il post invece ti posso dire che io adoro l'odore del sole.
" sento" l'odore dei quartieri,l'inverno di Crocetta è diverso da quello di Vanchiglia.Sono molto più raffinata di te,forse.
RispondiElimina@EqDl: eh, esatto!
RispondiElimina@Sileno: l'odore del sole...interessante...
@Stellarossa: Milano ha un odore di ferraglia e di grigio, mi mette i brividi. Mai avuto caldo a Milano, nemmeno con l'afa di luglio.