martedì 25 gennaio 2011

Lettera aperta a Bruno Vespa

(Ricevo e pubblico una lettera scritta da alcuni amici. Qualora ne condivideste i contenuti, vi pregherei di farla girare o semplicemente inviarne copia firmata con nome, cognome, città di provenienza ed età a uno di questi indirizzi email: e.burckhardt@gmail.com o maior@hotmail.it. Naturalmente è assolutamente garantito l'anonimato dei blogger che invieranno firmando con il loro vero nome. Grazie mille)
 

Egregio dottor Vespa,


”Le posso fare una domanda? Ritiene che la chiusura della trasmissione di

questa sera possa ritenersi imparziale? Dottor Vespa, questa trasmissione è condotta

e organizzata con onestà intellettuale, o vi è forse il tentativo di manipolare la

coscienza dei suoi telespettatori?”

Se ieri sera fossi stato seduto al posto dell’Onorevole Melandri o di qualsiasi altro

ospite di “Porta a Porta”, ivi compresi gli esponenti della maggioranza, non avrei

potuto esimermi dal porLe, con garbo ed educazione, queste semplici domande.

Vi sono scelte relative al Suo programma che un utente Rai ha il diritto di

criticare, ma non certo di condannare. Ieri, invece, mentre il Presidente del Consiglio

inveiva contro il Suo collega Gad Lerner, a “Porta a Porta” è successo qualcosa di

molto grave che Le impedisce d’esimersi dal dare spiegazioni. A me, come a decine

di altri spettatori che firmeranno la presente, è apparso incontrovertibile che Porta a

Porta abbia voluto subdolamente far passare un vero e proprio messaggio politico.

Limitiamoci agli ultimi e più significativi venti minuti. Un servizio ritraeva un

delizioso quadretto familiare sconcertato dall’indecente modo in cui viene oggi

descritta la “povera” Ruby, da loro in passato così generosamente ospitata. Alle

specifiche domande della zelante intervistatrice, la serena famigliola ha risposto a

regola d’arte entrando nel merito di tutti gli elementi rilevanti per l’inchiesta che vede

il Presidente del Consiglio indagato per favoreggiamento della prostituzione. “Ruby

non dimostrava meno di 22 anni” (favoreggiamento della prostituzione minorile),

non crediamo che Ruby possa essere coinvolta in una vicenda quale quella ipotizzata

dai magistrati milanesi, Ruby è persona di sani principi e valori, “non è una prostituta

[…] in discoteca abbiamo sempre visto che aveva una barriera, che non andava

oltre…” (concussione). Le dirò che non si capisce quale rilevanza debbano avere per

me spettatore i giudizi morali su Ruby di queste persone che, oltretutto, dimostrano

oltre vent’anni più della loro “sexy e bellissima” amica, con cui però trascorrevano

spassosissime serate in discoteca. Ad ogni modo, tutto quello che poteva essere detto

per togliere credibilità ai capi d’accusa è stato recitato con precisione certosina da

questi improvvisati testimoni. Non finisce qui. Al termine del servizio, a scanso

di equivoci, Lei ha tenuto a precisare che appare verosimile che Ruby possa aver

mentito sull’età anche ad Arcore.

A questo punto, egregio dottor Vespa, consideravo il limite della decenza

abbondantemente superato, tuttavia, al peggio non c’è fine.

Senza contare il successivo servizio sul Pd, costruito in maniera tale da

evidenziare in tutti i modi ogni debolezza e difficoltà del partito, Lei non ha mancato

di sottolineare scrupolosamente come un’altra testimone del sexgate berlusconiano,

Nadia Macrì, appaia oggi decisamente confusa.

Al di là delle convinzioni personali, egregio dottor Vespa, pensa che la Sua

trasmissione di ieri sera possa dirsi conforme all’etica giornalistica? Infine, secondo

Lei “Porta a Porta” può dirsi un programma degno del servizio pubblico per il quale

mi accingo a pagare 110,00 euro di canone?

In attesa di un Suo gentile riscontro, La ringrazio infinitamente per l’attenzione e

La prego di gradire i miei più cordiali saluti.

15 commenti:

  1. Non mi dire che è vera, non ci posso credere.
    Invece di far girare una lettera e raccogliere firme per la vendita della RAI c'è gente che sa ancora sperare.

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  2. Troppo garbata, Ubi, troppo. Sono con Fracatz. Vendere, con tutti dentro, almeno la finiamo con questa finzione che la Rai sia un servizio pubblico. Detto da uno che paga, tristemente, il canone.

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  3. forse dovresti formattarla… letta così è una schifezzina.

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  4. si che lo pago il canone, rai tre sola vale ogni singolo euro del canone.

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  5. Uno ci crede e lo fa in modo garbato, senza mettersi a livello di certa gente. C'è un servizio pubblico che funziona e uno che fa schifo, ebbene, quello che fa schifo può, anzi deve, essere cambiato. Se vendiamo anche la Rai è finita per davvero. La formattazione è perfetta se la copi e la incolli in un file word.

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  6. ma la gente lo capisce lo stile garbato ?

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  7. Voto per i primi due.
    Anche perché nessuno legge queste mail.

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  8. OK, chissenefrega della formattazione.. io la invio con il mio vero nome,non guardo mai vespa e simili perchè mi ribollisce* il sangue…
    Lo stile è perfetto, mai mai mettersi al livello loro.E proviamoci no?

    * ribolle?*

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  9. @D: non so, spero.

    @Silas: non sarà un'email, ma una lettera con firme allegate.

    @Stellarossa: come si dice, tentar non nuoce!! (*ribolle, ma ho dovuto confermare su san google)

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  10. Ma c'è davvero qualcuno che paga il canone invece di farsi l'abbonamento a Sky?

    Va che scoperte che vado a fare a 37 anni suonati...

    Cordialità

    Attila

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  11. @ attila, auguri per i 38.
    @ ubi MINOR: non sono capace , non ho word e anche se lo avessi non saprei che farne. Uso Mac e ho I Pages ma pure lui non so..
    Metti un link un pdf, SCRIViMI…….ho una mail certificata nel blog.dettamela al telefono, mandala con i piccioni viaggiatori, io non sono capace di selezionare solo il testo della lettera dal tuo blog.
    sgrunt.

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  12. comenonhol'indirizzo?! A porta a porta, mica a casa...

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