(Ricevo e pubblico una lettera scritta da alcuni amici. Qualora ne condivideste i contenuti, vi pregherei di farla girare o semplicemente inviarne copia firmata con nome, cognome, città di provenienza ed età a uno di questi indirizzi email: e.burckhardt@gmail.com o maior@hotmail.it. Naturalmente è assolutamente garantito l'anonimato dei blogger che invieranno firmando con il loro vero nome. Grazie mille)
Egregio dottor Vespa,
”Le posso fare una domanda? Ritiene che la chiusura della trasmissione di
questa sera possa ritenersi imparziale? Dottor Vespa, questa trasmissione è condotta
e organizzata con onestà intellettuale, o vi è forse il tentativo di manipolare la
coscienza dei suoi telespettatori?”
Se ieri sera fossi stato seduto al posto dell’Onorevole Melandri o di qualsiasi altro
ospite di “Porta a Porta”, ivi compresi gli esponenti della maggioranza, non avrei
potuto esimermi dal porLe, con garbo ed educazione, queste semplici domande.
Vi sono scelte relative al Suo programma che un utente Rai ha il diritto di
criticare, ma non certo di condannare. Ieri, invece, mentre il Presidente del Consiglio
inveiva contro il Suo collega Gad Lerner, a “Porta a Porta” è successo qualcosa di
molto grave che Le impedisce d’esimersi dal dare spiegazioni. A me, come a decine
di altri spettatori che firmeranno la presente, è apparso incontrovertibile che Porta a
Porta abbia voluto subdolamente far passare un vero e proprio messaggio politico.
Limitiamoci agli ultimi e più significativi venti minuti. Un servizio ritraeva un
delizioso quadretto familiare sconcertato dall’indecente modo in cui viene oggi
descritta la “povera” Ruby, da loro in passato così generosamente ospitata. Alle
specifiche domande della zelante intervistatrice, la serena famigliola ha risposto a
regola d’arte entrando nel merito di tutti gli elementi rilevanti per l’inchiesta che vede
il Presidente del Consiglio indagato per favoreggiamento della prostituzione. “Ruby
non dimostrava meno di 22 anni” (favoreggiamento della prostituzione minorile),
non crediamo che Ruby possa essere coinvolta in una vicenda quale quella ipotizzata
dai magistrati milanesi, Ruby è persona di sani principi e valori, “non è una prostituta
[…] in discoteca abbiamo sempre visto che aveva una barriera, che non andava
oltre…” (concussione). Le dirò che non si capisce quale rilevanza debbano avere per
me spettatore i giudizi morali su Ruby di queste persone che, oltretutto, dimostrano
oltre vent’anni più della loro “sexy e bellissima” amica, con cui però trascorrevano
spassosissime serate in discoteca. Ad ogni modo, tutto quello che poteva essere detto
per togliere credibilità ai capi d’accusa è stato recitato con precisione certosina da
questi improvvisati testimoni. Non finisce qui. Al termine del servizio, a scanso
di equivoci, Lei ha tenuto a precisare che appare verosimile che Ruby possa aver
mentito sull’età anche ad Arcore.
A questo punto, egregio dottor Vespa, consideravo il limite della decenza
abbondantemente superato, tuttavia, al peggio non c’è fine.
Senza contare il successivo servizio sul Pd, costruito in maniera tale da
evidenziare in tutti i modi ogni debolezza e difficoltà del partito, Lei non ha mancato
di sottolineare scrupolosamente come un’altra testimone del sexgate berlusconiano,
Nadia Macrì, appaia oggi decisamente confusa.
Al di là delle convinzioni personali, egregio dottor Vespa, pensa che la Sua
trasmissione di ieri sera possa dirsi conforme all’etica giornalistica? Infine, secondo
Lei “Porta a Porta” può dirsi un programma degno del servizio pubblico per il quale
mi accingo a pagare 110,00 euro di canone?
In attesa di un Suo gentile riscontro, La ringrazio infinitamente per l’attenzione e
La prego di gradire i miei più cordiali saluti.
Non mi dire che è vera, non ci posso credere.
RispondiEliminaInvece di far girare una lettera e raccogliere firme per la vendita della RAI c'è gente che sa ancora sperare.
Troppo garbata, Ubi, troppo. Sono con Fracatz. Vendere, con tutti dentro, almeno la finiamo con questa finzione che la Rai sia un servizio pubblico. Detto da uno che paga, tristemente, il canone.
RispondiEliminaforse dovresti formattarla… letta così è una schifezzina.
RispondiEliminasi che lo pago il canone, rai tre sola vale ogni singolo euro del canone.
RispondiEliminaUno ci crede e lo fa in modo garbato, senza mettersi a livello di certa gente. C'è un servizio pubblico che funziona e uno che fa schifo, ebbene, quello che fa schifo può, anzi deve, essere cambiato. Se vendiamo anche la Rai è finita per davvero. La formattazione è perfetta se la copi e la incolli in un file word.
RispondiEliminama la gente lo capisce lo stile garbato ?
RispondiEliminaVoto per i primi due.
RispondiEliminaAnche perché nessuno legge queste mail.
OK, chissenefrega della formattazione.. io la invio con il mio vero nome,non guardo mai vespa e simili perchè mi ribollisce* il sangue…
RispondiEliminaLo stile è perfetto, mai mai mettersi al livello loro.E proviamoci no?
* ribolle?*
@D: non so, spero.
RispondiElimina@Silas: non sarà un'email, ma una lettera con firme allegate.
@Stellarossa: come si dice, tentar non nuoce!! (*ribolle, ma ho dovuto confermare su san google)
Ma c'è davvero qualcuno che paga il canone invece di farsi l'abbonamento a Sky?
RispondiEliminaVa che scoperte che vado a fare a 37 anni suonati...
Cordialità
Attila
@ attila, auguri per i 38.
RispondiElimina@ ubi MINOR: non sono capace , non ho word e anche se lo avessi non saprei che farne. Uso Mac e ho I Pages ma pure lui non so..
Metti un link un pdf, SCRIViMI…….ho una mail certificata nel blog.dettamela al telefono, mandala con i piccioni viaggiatori, io non sono capace di selezionare solo il testo della lettera dal tuo blog.
sgrunt.
Spedirla?
RispondiEliminabè, sì
RispondiEliminamacomefaiche nonhailindirizzo,eh?
RispondiEliminacomenonhol'indirizzo?! A porta a porta, mica a casa...
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