martedì 20 novembre 2012

E poi c'è Nino Manfredi

E mica è come gli altri della sua generazione, lui. No, Nino è diverso, non recita. 
C'è tutta una discussione aperta su chi sia effettivamente l'interprete perfetto. Parlo in generale. Un bravo attore è colui che è capace di interpretare qualsiasi parte, anche la più controversa e ambigua, nel migliore dei modi - o comunque in quello più veritiero possibile - oppure è colui che, pur rimanendo sempre inesorabilmente se stesso, riesce a fare tutto?  
C'è chi inneggia al famoso metodo Stanislavskji, ossia l'immedesimazione totale con il personaggio..."Ora so' imbianchino inside, aò". C'è chi mantiene la sua personalità e la rapporta alla parte. Recita con naturalezza non perché è totalmente avvolto dal personaggio, ma perché gli viene spontaneo. Perché È il personaggio (alt+shift+e: smettetela di apostrofarla quando è verbo; il po', quello sì!).

E se m'è capitato ogni tanto di vedere Marzullo, qualcosa mi sarà rimasto impresso. Gigi, non hai detto una cazzata quando ti chiedevi se erano i film che si ispiravano alla vita o viceversa. L'hai detta con la tua aria interrogativa da tipo strambo, guardando nel vuoto come al solito, ma c'hai preso. Bravo! 

L'attore che interpreta rende la vita degli altri una fiction, ne influenza il flusso creativo naturale, la contamina, perché poi la signora che vuole fare la casalinga sexy così come l'ha visto in tv, mi cade sull'aplomb. E al marito non gli tira. Non può arraparsi, anche perché il marito si abbuffa di filmetti in cui le donne accolgono gli idraulici a casa e chiedono loro se li disturba il fatto che, mentre sono intenti a sturare il lavandino intasato, lei continui a cospargersi di olio sulle gambe e sul seno mezzo nudo. In cucina. Toh, c'è una zucchina fuori dal frigo! Morale, signore guardate i pornazzi, non Desperate housewives. No ALT. Così facendo le aspettative di prestazione di coppia cadranno inesorabilmente in picchiata. Guardate ancora un po' di Sex and the city, la società non è pronta a fare certi passi da gigante. E smettetela di fare quelle boccucce storte, quelle mossette da gatta. Da gatta poi, bah...Un po' di dignità, di personalità, perdinci!   

Perché poi, chi te l'ha detto a te, umile spettatore, che il condottiero parla così, si muove così, picchia così la sua donna? È solo parte del tuo immaginario che è assimilabile a quello collettivo, influenzato da una fitta rete di informazioni condizionanti. Ti frega che l'hanno sempre interpretato così. L'hanno deciso tempo fa e mo t'attacchi. Anche i resoconti storici in cui, chessò, Garibaldi sfida con un pugnettone di amici l'esercito più ricco e potente d'Europa e «le pallottole soffiavano a pochi centimetri da lui, che avanzava impavido senza che nemmeno lo sfiorassero», è una ricostruzione romanzata di una corruzione sfacciata. Evidentemente lo mancavano apposta. Ok!? Ecco, l'eroe non esiste così come lo immaginiamo, quindi dove minchia vai a immedesimarti?!

E invece, evviva i film che parlano di cose normali, in cui l'attore bravo che interpreta un signore che dirige un ufficio, è veramente stronzo come lo è il tuo capo, non in modo fico come in quella serie americana!

Allora mi potrete dire: «See, va bè, e i filmi di fantascienza!?» 

Eh, sono film di fantascienza.

Gigi, pure tu, sei davvero così o t'ispiri a qualche filmetto che hai visto e t'ha condizionato quando avevi ancora i capelli corti e i calzoncini al ginocchio!? No, tu sei così.


(Se conoscete Nino Manfredi, bene, altrimenti conoscetelo, che aspettate? Su YouTube ci sono tantissimi film completi. Su YouPorn ce ne sono altri, senza Nino, ma questo lo sapete già benissimo, non esagerate col proporli alle vostre mogli.)

6 commenti:

  1. e poi ci stupiamo e meravigliamo di film che raccontano l'ordinaria quotidianità della vita, magari in uno spaccato di società lontana da noi(che ci permette maggior distacco e minor coinvolgimento), meravigliosa ed imbarazzante come una sedicenne che guarda languidamente un padre di famiglia della middle-class americana...
    Nino Manfredi era così a suo modo, meraviglioso vero e spaventoso per realismo.
    ancora oggi, a pensar di Pasquino, la prima cosa che vi/ci viene in mente, è il viso di Nino!

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    1. perché, in Per grazia ricevuta o in C'eravamo tanto amati? Non è uno spettacolo? O Pane e cioccolata...

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  2. OPERAZIONE SAN GENNARO SU TUTTO E TUTTI! e scusa il caps-lock(e ovviamente nell'anno del signore)

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  3. "Straziami, ma di baci saziami". L'ho già fatto vedere a mio figlio.

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