Le strane coincidenze.
Ieri mattina sono stato all'inaugurazione della mostra di Marianne Werefkin al museo di Roma in Trastevere per conto del giornale. La tipa è una di quelle che nel suo salotto a Monaco, nel millenovecentoeunpo' ricevette un sacco di artisti, scrittori, poeti, musicanti e pittori (che poi artisti bastava, ma io amo gli elenchi), ma soprattutto è stata tra le fondatrici del Der Blaue Reiter (cavaliere azzurro o blu, come vi pare) insieme a Jawlensky, Kandinsky, Munter, Marc, Klee con cui s'è dato vita al movimento espressionista non figurativo. Insomma una figata.
Ma il punto qual'è?
Ieri pomeriggio gironzolando per una bancarella di libri usati/vecchi/lisi mi è saltato all'occhio un saggio dal titolo: "Astrazione ed Empatia", dell'allora giovanissimo Wilhelm Worringer e l'ho comprato lottando un po' sul prezzo perché, come ormai avrete capito, sono affascinato dalle teorie sull'empatia, soprattutto nell'arte, ed ero molto curioso di riempirmi la testa di teorie che non portano a niente. Cosa che amo fare grazie al cielo. Orbene, iniziando a leggere la lunghissima introduzione al libello di storia dell'arte, vengo a sapere, pensate un po', che il caro vecchio Wilhelm s'è fatto pubblicare da Piper, nel 1907 e chi era Piper? Era, cito testualmente, "l'amico intelligente dei nuovi artisti, editore, di lì a quattro anni, del Cavaliere Azzurro, nonchè del saggio Sullo spirituale nell'arte di Kandiskij". In pratica "l'astrazione (di cui sopra) veniva definitivamente associata alle prime tendenze astratte della pittura", una sorta di quasi manifesto del movimento.
Sarà un caso o il destino, ma questa serie di coincidenze mi ha lasciato a bocca aperta portandomi ora a scrivere questo post. Potrei snocciolarvi tutta la teoria dell'amico Worringer, ma non lo farò, anche perché non ho ancora finito il saggio.
Chiusura delle trasmissioni e beccatevi sto Kandinskij
giovedì 26 novembre 2009
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"qual'è"? davvero?
RispondiEliminamotto motto intellettualo...