- Sai, da quando ho scoperto il mondo dei blog, internet ha assunto connotati diversi; lo trovo più interessante che stare là su quel Facebook a perdere tempo e con tutti quei tipi che commentano continuamente le tue foto in topless e in pose lesbo chic, perché alcune sono chic, devi ammetterlo.
-Già, mmh, sì. Comunque anche io seguo diversi blog da un po', così, sporadicamente.
-Guarda ce ne sono alcuni che leggo proprio giornalmente, li trovo divertenti, fuori dagli schemi della scrittura pedagogica, didattica o criticopoliticosocialesotuttoio. Mi trovo anche a fantasticare sull'aspetto fisico di chi scrive. Non so, molti secondo me diventano estremamente sexy per quello che dicono e forse me li farei anche se non fossero così belli
-Bè, sì, probabilmente ce ne sono parecchi così.
-Per esempio ce n'è uno che mi piace particolarmente, si chiama Asserzione Empatica, lo conosci? Quello se lo incontrassi veramente lo presenterei a tutte le mie amiche bisessuali senza pensarci su due volte.
-Ecco, vedi, magari non mi credi, ma mmh, in realtà... Ubi Maior sono io...
-Noo, ma sei un grande e sei pure carino e bla bla bla
A questo pensavo mentre ero in coda sulla Salerno - Reggio Calabria, più o meno all'altezza di Campagna (quella con l'area di servizio messa a cazzo di cane che devi salire, scendere, rientrare e andare verso sud anche se viaggi verso nord) mentre fissavo un tizio che non lavorava ma era lì, immobile a guardare nel vuoto verso la strada, da diversi minuti ormai. Non so perché, ma pensavo a questo e poi a questo, nel senso di quello che sto facendo adesso, cioè scrivere questa stronzata. Il gongolarmi di una situazione mai avveuta con una tipa mai conosciuta e pensare di trascriverne l'esperienza, così damblè, con fare ultraterreno e con la sigaretta post coitum (accusativo no? La mia professoressa di latino si rivolterebbe nella tomba se solo avesse il buon gusto di morire. Cattivo? Non conoscete quella stronza).
E anche a questo pensavo, al tunnel del blog e alla voglia di riempirlo per non deludere i miei lettori e le mielettrici (tutto attaccato, così vi confondo le idee più di quanto già non siano).
E il bello è che per scrivere questa roba di cui alla fine vado semifiero, non tanto per il concetto espresso che è pari ad un'idea politica espressa da Bruno Vespa dopo un consulto con Emilio Fede, ma per la meraviglia della scrittura in quanto tale: sistema ordinato di lettere nate dall'evoluzione grafica di un giunco, un piede di traverso o una vipera cornuta impressa su qualche parete egiziana...Dicevo, per assemblare quest'orgia venuta male di consonanti, vocali, punti e virgole, (messe a casaccio,) sono andato a casa di mio zio perché da me Fastweb ha staccato la spina causa bolletta settembre-ottobre da saldare. E poi perché mia zia aveva cucinato talmente tanto da poter sfamare Giuliano Ferrara dopo un consulto con Emilio Fede: capite che mangerebbe molto più del normale per sopperire alla disperazione dovuta a questa tragica esperienza.
Quindi ora chiudo qui e sappiate che non avrò internet per qualche giorno. Giorni in cui sicuramente gente come voi, presa da uno strano raptus deciderà di invitarmi a partecipare alle vostre riunioni contattandomi via mail o con un commento. Io non risponderò perché non potrò e il cerchio si chiude. Autolesionismo di Murphy, il quale sostiene che "se ti piace perché mai dovresti smettere di farti del male?" Non capisco che c'entri quest'ultima affermazione.
Chissà a che pensava quell'omino sulla Salerno- Reggio.
Il primo paragrafo dopo i pensieri è il migliore.
RispondiEliminaferrara che si consulta da emilio fede: disgustoso.
RispondiEliminaIl resto non t'è piaciuto?
RispondiElimina...E non mi riferisco ad un eventuale seguito dell'incontro tra i due...questo sì che sarebbe proprio disgustoso.
Posso essere una tuelettrice*?
RispondiEliminaSe vuoi posso provare ad immaginarti, anche se il mio criterio di bello molto si distanzia da quella foto di bambocci.
*suona malissimo alla seconda persona